REDAZIONE MONZA BRIANZA

"Se va tutto in porto coi soldi mi dimetto"

La gip nell’ordinanza: "Diffusa illegalità nel Gruppo. In cambio di denaro violati. i principi di imparzialità"

"Emergeva una situazione di diffusa illegalità all’interno del gruppo Aeb Gelsia, in cui i vertici di Gelsia Ambiente hanno reiteratamente violato i principi di imparzialità e di concorrenza in cambio della corresponsione di tangenti, svendendo la funzione di servizio pubblico loro affidato". Lo scrive la giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza Silvia Pansini nelle sue 86 pagine di ordinanza cautelare che hanno portato a 5 arresti domiciliari.

Era il 2018 quando la Procura di Monza indagò 7 dirigenti vecchi e nuovi di Aeb Gelsia nel terzo filone sul presunto malaffare nella pubblica amministrazione a Seregno, tra cui anche Capozza e Borgato. Ma è nel 2015 che sono partite le indagini, grazie ad alcune intercettazioni nell’inchiesta sulla presunta Seregnopoli dell’urbanistica che vede accusati di corruzione e abuso d’ufficio imprenditori, politici e funzionari del Comune di Seregno, che poi si è sviluppata in diversi filoni.

C’era l’allora assessore alle politiche ambientali e alla mobilità del Comune di Seregno che, parlando con il dirigente dell’ufficio tecnico all’edilizia privata, puntava il dito sulla "sospetta illegittimità di alcuni provvedimenti adottati a favore del gruppo Aeb Gelsia".

Proseguendo con le indagini, agli uomini della Guardia di Finanza di Monza ha iniziato ad aprirsi un varco su Gelsia Ambiente. E su alcuni suoi dirigenti. Non è stato facile trovare il filo rosso. Perchè, per comunicare tra loro, gli indagati usavano un "linguaggio criptico" attraverso whatsapp e skype. Ma quando si incontravano di persona il linguaggio diventava "assai chiaro" che "non lascia spazio a dubbi interpretativi".

Le prime conversazioni di interesse investigativo avvengono il 3 agosto 2018 dopo una cena all’hotel Crown Plaza di Verona tra Cenci, Borgato e Giannini. Al termine della cena, durante il viaggio di rientro, Cenci e Borgato si sentono al telefono. "L’unica cosa è capire se i quattro attori vogliono continuare a recitare o c’è qualche prima donna... che allora salta il giocattolo...", dice Cenci riferendosi all’inizio del servizio di distribuzione del ‘sacco blu’ che celava l’accordo con Gelsia Ambiente.

Poi in auto il confronto tra Antonio Capozza e Massimo Borgato. "Poi con Giannini vediamo come... se ci può coinvolgere", dice Capozza a Borgato, che risponde: "E io mi faccio coinvolgere...". E quando Capozza gli ricorda che lui è un dipendente Gelsia, Borgato ribatte: "Io mi dimetto anche... se questo qua mi dice devi lavorare per me un giorno a settimana e ti do diecimila euro al mese... non è che sto lì tanto a pensarci...". E Capozza: "Mi dimetto anch’io per diecimila euro".

Stefania Totaro