Scuolabus, si studia il salvataggio

Dopo l’annuncio della soppressione del servizio e le proteste dei genitori, la Giunta valuta nuove strade

Migration

di Alessandro Crisafulli

Lo scuolabus soppresso. La comunicazione alle famiglie arrivata in piena estate. La rabbia dei genitori, che non sanno come organizzarsi. Poi, l’incontro con il Comune e la promessa di una soluzione. Che però non è ancora concretamente stata trovata. La vicenda è arrivata in Consiglio comunale. Con una interrogazione urgente portata dal Pd e in particolare dall’ex assessore alla pubblica istruzione Giorgio Gerosa.

Si tratta del percorso casa-scuola per gli studenti dell’Istituto comprensivo Agnesi. "Le motivazioni addotte dall’assessore alle Politiche scolastiche a favore della soppressione del servizio appaiono quantomeno pretestuose – ha attaccato Gerosa –. Appare pretestuoso il rilevare che nessuna delle famiglie rientra nella tipologia delle famiglie socialmente disagiate e da ciò desumere la non rilevanza sociale del servizio; appare altrettanto pretestuoso rilevare che il servizio non risponda chiaramente alle garanzie di sicurezza essendo effettuato senza l’ausilio di un accompagnatore. Se ciò fosse vero, e ragione valida per la soppressione del servizio di trasporto, questi elementi sarebbero già stati rilevati in fase di sottoscrizione delle varie convenzioni". Il servizio era infatti gestito da Auto Amica, nell’ambito dell’accordo più generale per l’accompagnamento sociale a favore delle persone con ridotta mobilità. E serviva in particolare a una decina di famiglie del quartiere periferico di Spaccone: "Lavoriamo, alcuni hanno più figli e non sappiamo proprio come poterci organizzare", si sono fatti sentire. Il Pd ha chiesto quindi all’assessora Miriam Cuppari di riattivare il servizio o quale fosse eventualmente la soluzione alternativa per andare incontro alle esigenze delle famiglie: "Anzitutto la precedente amministrazione aveva messo una copertura finanziaria solo fino a luglio 2022 – ha replicato l’attuale assessora – e, guarda caso, il servizio è stato attivato a ridosso delle elezioni. Comunque noi abbiamo rilevato una serie di criticità, come le poche richieste, che non raggiungono al momento il numero minimo di 15, e la mancanza di un accompagnatore per i bambini. Nostra intenzione è studiare i dati complessivi, capire le reali esigenze, e poi mettere in piedi un servizio più strutturato, regolamentato ed equo. Non quindi quello di toglierlo". Ma i tempi sono stretti. Nei giorni scorsi l’assessora ha incontrato una delegazione delle famiglie e si sono susseguiti incontri. "La volontà – aggiunge la sezione della Lega – è di venire incontro a richieste di iscrizione al servizio di trasporto alle scuole medie Pirotta, seppur fuori termine, per raggiungere la soglia minima di attivazione del servizio o, qualora non fosse possibile, per abbassare tale soglia". "Il trasporto dev’essere garantito a tutti gli studenti che ne hanno bisogno e con questo sistema non lo era – interviene Sara Montrasio, ex consigliera del M5S –. Ora tocca a questa amministrazione fornire un servizio vero".