Nomine annullate e cattedre vuote, manca il 30% degli insegnanti: la rabbia dei precari

Annullate le nomine già effettuate, resta scoperto ancora il 30% dell’organico in gran parte dei plessi

Tra Covid e cattedre vuote nelle scuole è il caos

Tra Covid e cattedre vuote nelle scuole è il caos

Monza, 27 settembre 2020 - È caos nelle scuole, alle prese con una ripartenza zoppicante tra le quarantene per Covid e gli orari ridotti dai pesanti buchi tra le cattedre. Mentre i dirigenti scolastici lamentano la mancanza del 30% degli insegnanti, i precari, tutti con formazione altissima, sono esasperati. L’ultima tegola arriva dall’Ufficio scolastico di Monza e Brianza, che ha scritto agli insegnanti: "Si comunica che le operazioni di nomina a tempo determinato per la scuola secondaria di primo grado effettuate il 19 settembre si intendono annullate, a seguito dell’accertamento di errori materiali nell’individuazione dei posti da assegnare".

Insomma la circolare annulla contratti già firmati. Si dice furibonda V.S. per le regole cambiate in corsa e le assegnazioni di cattedre ufficializzate sabato e smentite lunedì. "Sono chimico farmaceutico - racconta la professoressa - sono precaria da sempre, ho 48 anni e da 3 mi sono avvicinata al mondo della scuola, perché mi piace insegnare, ma siamo allo sbando". La professionista insegna tecnologia e durante il lockdown ha portato a termine il programma alla scuola media Enrico Toti di Lentate su Google Teams.

"Abbiamo caricato tavole sulla piattaforma - racconta - ero disponibile per spiegazioni fino alle 22 e ora l’Ust non ha ancora convocato gli insegnanti di tecnologia in tutta la Brianza, ma in compenso ha convocato i tecnici per la Didattica a distanza, lasciando le cattedre vuote. Non so ancora se e dove verrò mandata. Con tutto il lavoro fatto è demoralizzante essere trattati così".

Si espone con tutta la sua amarezza Loredana Bono, iscritta alle graduatorie per la scuola superiore per Storia e Filosofia, per le scienze umane che lo scorso anno insegnava Italiano all’Istituto comprensivo di Busnago. Laureata in Scienze pedagogiche con master, insegnava lingua e cultura italiana fino a 5 anni fa all’Università di Berlino. Poi problemi familiari l’hanno indotta a ritornare in Italia. Originaria di Sciacca ha trovato lavoro nella scuola brianzola, ma è precaria da 5 anni: "Mi pento di essere tornata - dice - Quest’anno sono partita dalla Sicilia in anticipo il 3 settembre, per essere pronta ad entrare a scuola il 14, ma non sono ancora stata chiamata, perché con i nuovi moduli inseriti dal Ministero chi doveva visionare i punteggi ha sbagliato. Così alcuni insegnanti si sono trovati punteggi maggiori o minori e sono scattati i ricorsi. Il problema non mi riguarda direttamente, ma a cascata vanno in ritardo le chiamate di tutti".

Colpo di scena poi nei giorni scorsi per la scuola primaria. "Giovedì sera alle 21.30 sulla chat dei colleghi della sccuola primaria - racconta la prof - è comparsa la convocazione dall’Ufficio scolastico territoriale per lunedì 28 mattina. Venerdì ho chiamato l’ufficio e l’impiegata è trasecolata, dicendo che si accingeva a pubblicare la convocazione sul sito proprio in quel momento. Si trattava di una vera e propria fuga di notizie, inconcepibile per un apparato ministeriale". Racconta poi di una collega che avendo ottenuto la cattedra di ruolo, non ha potuto ricoprirla ufficialmente nella sua scuola, perché figurava già occupata, ma da lei stessa. Infatti il sistema è rigido, non permette correzioni e quindi ha dovuto scegliere un’altra scuola.

Storia tormentata quella di Salvatore, 33 anni, di Agrigento, laureato in Giurisprudenza, trasferitosi a Seregno per un incarico alle Poste. "Ho fatto il concorso per insegnare Diritto ed Economia - racconta - e ho conseguito i crediti formativi anche per la cattedra di Sostegno, ma per questo la mia formazione è sovrabbondante: ho la maturità scientifica, mentre vengono accettati prima i diplomati di istituto tecnico. Così sto conseguendo il diploma da privatista anche all’istituto alberghiero per insegnare Cucina. Intanto sto completando il tirocinio presso uno studio di avvocato. Prima o poi qualcosa ne sortirà".