Scossone nei Comuni, ben vengano le indagini

Gli enti parti lese confidano nella magistratura. Una “falla” dei piani anticorruzione e per la trasparenza: certi dipendenti devono ruotare

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di Alessandro Crisafulli

Inevitabili scossoni, ieri mattina, nei municipi dei Comuni interessati dall’inchiesta della guardia di finanza sugli appalti pilotati tra il 2019 e il 2021. Scosse telluriche che a Desio sembravano archiviate da tempo e che invece si sono ripresentate, scatenando diverse reazioni. "Ben vengano queste indagini della magistratura – dice l’ex sindaco di Desio Roberto Corti, che era in carica al momento dei fatti contestati –, anche se io sono sempre per la presunzioni di innocenza, fino a quando non terminano. Bisogna capire qual è il bando in oggetto e chi lo ha gestito. Fa specie pensare che possa essere successo durante una Amministrazione come la nostra, che è stata sempre molto attenta e in certi casi è stata la prima a denunciare, ma tutto poi si riconduce ai comportamenti individuali del singolo dipendente, che sono sempre difficili da intercettare".

Nel caso desiano, tra l’altro, come emerso nel corso della giornata, il bando in questione è quello per la gestione del verde pubblico, datato 2020, dal valore di oltre un milione, ed è stato gestito dalla Centrale unica di Committenza della Provincia di Monza e Brianza.

"Ogni Comune ha il suo Piano anticorruzione e per la trasparenza – prosegue Corti, che sulla legalità ha sempre puntato molto nel suo mandato – con una serie di azioni e codici, ma poi tutto torna alla responsabilità del singolo: ad esempio nell’inchiesta Golden Snow del 2013, tutto partì dalla segnalazione di un dipendente che notò una stranezza, relativamente a una busta, in fase di gara. Da lì il nostro esposto e poi l’indagine. Il ruolo chiave quindi è quello del dipendente pubblico, che da un lato deve vigilare e dall’altro non è controllabile al cento per cento. La base dovrebbe essere l’etica personale, ma purtroppo influisce anche il fatto che in questi anni abbiamo capito come, alla fine, per corruzione nessuno va in galera, quindi c’è un certo senso si impunità, che non aiuta".

Nel Piano anticorruzione e per la trasparenza del Comune di Desio, tra l’altro, appena aggiornato e approvato, c’è un passaggio che fa pensare e mostra una “falla“ che può risultare determinante: "Tra le misure previste in materia di Anticorruzione – è sottolineato – la rotazione del personale ed in particolare quella dei dirigenti non è sempre risultata realizzabile a causa di condizionamenti sia oggettivi che soggettivi. Di fatto, sia l’infungibilità di alcune categorie professionali, che richiedono competenze professionali particolari o ulteriori requisiti (iscrizioni in albi o possesso di abilitazioni), sia le valutazioni delle attitudini e capacità personali, rendono di difficile attuazione il principio stesso".

Il tam tam della notizia non ha tardato ad arrivare anche al tavolo dell’attuale giunta, ovviamente. Dopo una serie di accertamenti e valutazioni, il sindaco Simone Gargiulo, si esprime con poche parole: "La notizia ci ha enormemente sorpresi, non ci sono molte parole – dice – semplicemente confidiamo nella magistratura e nelle indagini che faranno il loro corso".

Anche a Biassono, altro Comune toccato dall’indagine, sono in corso verifiche e riflessioni, per delineare bene il quadro della vicenda: "Ci stiamo confrontando al nostro interno ma non possiamo dire niente in questo momento, perchè bisogna vedere gli effettivi sviluppi della vicenda – commenta, senza sbottonarsi, il sindaco Luciano Casiraghi –. C’è un’indagine che deve fare altri passi e non possiamo sbilanciarci. Non vogliamo mettere la croce addosso a nessuno prima del tempo, perchè abbiamo già assistito a casi in altri Comuni della Brianza dove è uscito un gran caos sui media e poi si è concluso tutto in nulla". Di certo, anche a Biassono la notizia ha creato uno scossone e si vedrà prossimamente che effetti potrà avere.

"Da parte mia devo confessare il grande stupore nell‘apprendere la notizia – evidenzia il presidente della provincia Luca Santambrogio –. E‘ un grande dispiacere vedere che nel 2022 siamo ancora qui a commentare reati di questo genere, chiaramente ancora tutti da dimostrare, dopo tutte le azioni che sono state messe in campo per prevenirli. Non so a questo punto se è proprio qualcosa di insito, come dire, nella natura umana, fatto sta che si continua a cadere in questo circolo vizioso".