
Ruspe in azione al deposito militare. Spazio ai bambini nell’ex caserma
Sono partiti questa settimana i lavori per trasformare la portineria dell’ex deposito militare di Camnago in un nuovo spazio ludico ricreativo comunale per bambini e famiglie.
Un progetto di poco meno di 1,2 milioni di euro che gode sia del finanziamento di Regione Lombardia che del Pnrr e che dovrebbe diventare realtà entro la prossima primavera, aggiungendo un altro tassello importante al recupero di un’area dismessa da oltre 30 anni. Si tratta dell’ex deposito del reparto trasmissioni dell’Esercito Italiano, che sorgeva proprio a ridosso della linea ferroviaria per Como e Milano. Una vasta area demaniale in parte ceduta all’Amministrazione comunale che ha sviluppato qui il progetto dedicato in particolare alla prima infanzia. Su questa parte dell’area, che si trova tra le vie 24 maggio e don Carlo Gnocchi, in frazione Camnago, la palazzina dell’ex portineria diventerà un’area bambini composta sia di spazi interni, sia esterni. L’ampia sala potrà essere suddivisa a seconda delle esigenze. Lo spazio, così configurabile, potrà ospitare feste o attività ludico-ricreative. Nell’ambiente esterno sarà prevista una zona di playground e delle aree dedicate al giardinaggio.
Verrà creata anche la sede di un circolo, che si svilupperà su due piani: a quello inferiore ci sarà uno spazio multifunzionale e flessibile; al superiore, oltre a spazi coperti, un terrazzo attrezzato. Sarà ricavato anche uno spazio per le associazioni, collocato in una porzione di edificio a parte. L’interno si adatterà a funzioni diverse e sarà caratterizzato da gradinate perimetrali, che può diventare un’arena per le riunioni e gli eventi associativi. "Verrà creata anche un’area a parcheggio pubblico e si andrà a realizzare una piccola centrale di produzione elettrica tramite impianto fotovoltaico che non solo soddisferà le esigenze della struttura, ma andrà ad immettere in rete un surplus di energia" spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Matteo Turconi Sormani.
Sull’altra parte dell’area dismessa si pensa ora alla possibilità di realizzare l’ampliamento del Polo del legno, la scuola di alta formazione del legno arredo, che sta raccogliendo anno dopo anno un crescente successo e proprio per questo ha già manifestato la necessità di avere a disposizione nuovi spazi per aule didattiche e laboratori, in particolare per lo sviluppo del settore degli imbottiti.