ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Rivoluzione mobilità a Monza: in arrivo mini Area C e l’isola della Ztl raddoppia

Il 67% degli spostamenti in città avviene con mezzi privati, oltre il 70% solo per 3 chilometri. Il “piano sostenibile“ della giunta Pilotto per tagliare il traffico e ridurre l’inquinamento

Ztl Monza

Ztl Monza

Una sorta di Area C per le auto più inquinanti, il raddoppio della zona a traffico limitato, l’allargamento della Zone 30 progressivamente a tutta la città, la sostituzione dei vecchi bus con pullman elettrici. Dopo un anno e mezzo di lavoro la giunta Pilotto ha completato il Piano urbano della mobilità sostenibile, ovvero la sua idea di mobilità da realizzare nei prossimi 10 anni. Cinque gli obiettivi elaborati dagli uffici comunali con Monza Mobilità e la società di consulenza Sintagma.

Tutti nell’ottica di migliorare i livelli di sostenibilità ambientale, sociale ed economica: diminuire il traffico veicolare interno alla città ampliando la Ztl del centro storico alla zona compresa tra via Visconti, via Aliprandi, via D’Azeglio, via Appiani e via Manzoni - creando una sorta di secondo anello chiuso all’accesso veicolare - e le Zpru (Zone a particolare rilevanza urbanistica), le aree cioè dove sono previsti parcheggi a pagamento a striscia blu e a striscia gialla riservati ai residenti; implementare il trasporto pubblico locale con la realizzazione della stazione Monza Est Parco, della metropolitana M5 (7 fermate che attraversano 13 chilometri di città) e la riqualificazione della stazione centrale che si collegherà alla fermata della metropolitana di Corso Milano.

E ancora , l’efficientamento delle linee di collegamento autobus; nuove zone 30, la realizzazione di nuove piste ciclabili, soprattutto di collegamento con i comuni vicini, quali Brugherio, Concorezzo e Lissone. Il possibile ampliamento dell’area Ztl del centro raddoppierebbe la superficie attualmente pedonalizzata da 0,3 a 0,6 chilometri quadrati, estendendosi di fatto ai confini con i quartieri Cazzaniga sul versante nord, e San Gerardo sul versante nord-est. Il controllo dell’accesso alle Ztl cittadine sarebbe integrato a quello dei semafori e dei parcheggi, attraverso la creazione di una centrale di traffic management in grado di monitorare e fornire dati sul traffico (per questo progetto il Comune sta partecipando a una procedura di Regione per l’assegnazione di circa 2,5 milioni di euro). Il fattore principale che spinge l’Amministrazione verso questa coraggiosa decisione è l’elevato tasso di traffico veicolare interno alla città, che vede Monza tra i territori addirittura più inquinati d’Europa.

Per questo ci saranno anche limitazioni di traffico per veicoli a emissioni elevate, in linea con quanto previsto dal Piano regionale degli interventi per la qualità dell’aria della Lombardia: sarà vietata la circolazione sull’intero territorio comunale per i veicoli benzina euro 0 e 1 e diesel da euro 0 a 4. Dalle analisi effettuate, ad oggi in città il 67% degli spostamenti avviene utilizzando l’auto privata, il 17% utilizzando il trasporto pubblico locale e il 16% a piedi o in bicicletta. Con l’attuazione degli interventi inseriti nel Pums ci si propone di modificare sostanzialmente il modo di muoversi in città, incentivando l’utilizzo del trasporto collettivo e la mobilità attiva. L’obiettivo è di ridurre al 50% gli spostamenti con auto propria, e aumentare al 30% gli spostamenti con il trasporto pubblico locale e al 20% quelli a piedi o in bici, ottenendo dunque un +15-19% di spostamenti attraverso la mobilità sostenibile.

«Intendiamo mettere in campo azioni concrete per migliorare la qualità urbana: per questo l’approccio ai temi della mobilità pone al centro la salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini, pensando a modelli di mobilità sempre più attenti al dato sociale, ambientale ed economico", commenta il sindaco di Monza Paolo Pilotto. Dopo l’adozione da parte della Giunta, il documento sarà a breve disponibile online per eventuali osservazioni dei cittadini e associazioni da presentare entro 60 giorni, con scadenza 3 giugno, per poi approdare alla definitiva approvazione da parte del consiglio comunale, prevista entro inizio autunno.