ANTONIO CACCAMO
Cronaca

Ragazze si contendono "Romeo": botte sul bus con costole rotte

Ad avere la peggio studentessa di 17 anni. Denunciata diciottenne

Rissa tra ragazze, immagine di repertorio

Monza, 17 ottobre 2016 - Botte sull'autobus scolastico per un ragazzo conteso. Risultato: un’adolescente è finita all’ospedale con una costola rotta e l’altra, quella che l’ha aggredita, è stata denunciata per lesioni dai carabinieri. Le due si trovavano sulla stessa corriera che le portava a scuola a Monza quando è successa la lite. Secondo quanto ha raccontato la ragazza ferita ai carabinieri, la rivale in amore l’ha prima insultata poi spinta con violenza contro il corrimano del bus. Da qui il trauma alla colonna vertebrale che le è costata 30 giorni di prognosi. L’episodio risale a venerdì mattina, ma se ne è avuta notizia solo ieri dopo la denuncia scattata nelle ultime ore. La 17enne infatti, una volta portata in ospedale, ha dovuto spiegare quello che era successo ai militari di Vimercate e Bellusco.

«Era una ragazza che conoscevo appena», aveva detto in un primo tempo. Poi ha deciso di raccontare come erano andate le cose una volta che i medici e gli infermieri, seguendo il protocollo, hanno informato i carabinieri. In ospedale gli uomini dell’Arma hanno raccolto le sue dichiarazione e poche ore dopo hanno identificato la giovane che l’aveva aggredita. È sua coetanea, come lei residente in un paese della Brianza est, che è stata deferita alla magistratura per lesioni. Tra le due, sembra di capire, non correva buon sangue. Le dividevano conflitti di cuore che si sono ingigantiti fino a far esplodere la violenza proprio sul bus sul quale quasi ogni mattina salivano per andare a scuola. Il fatto è che la 17enne dopo lo spintone è finta contro il corrimano del bus. Il colpo, violento, le ha provocato una frattura . I segni del trauma sono apparsi sulle lastre eseguite all’ospedale di Vimercate. I successivi accertamenti hanno permesso ai carabinieri di identificare la responsabile dello spintone. L’hanno denunciata e potrebbe essere chiamata a rispondere di quello che ha fatto davanti al giudice. E non è da escludere una richiesta di risarcimento danni in sede civile.