Riscaldamento, ma senza esagerare E al sabato uffici pubblici chiusi

Il Comune di Biassono quest’anno spenderà 310mila euro in più in bolletta, stretta sui consumi. Fino al 31 marzo settimana corta per anagrafe e biblioteca, nelle palestre caloriferi accesi solo alla sera

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di Fabio Luongo

Anche l’anagrafe e la biblioteca civica chiusi di sabato, i caloriferi del municipio spenti già dalle 16 del venerdì fino a lunedì mattina, divieto assoluto di stufette elettriche negli uffici pubblici e riduzione delle temperature interne. E poi limitazioni rigide all’accensione dei riscaldamenti nelle palestre e al palazzetto dello sport, in alcuni casi con la messa in funzione solo dalle 17 alle 21. Nelle scuole la temperatura dovrà essere tenuta ovunque al minimo indicato dal Ministero, mentre il lavoro di segreteria dovrà essere concentrato in settimana, per evitare di tenere aperti gli istituti di sabato e permettere così di spegnere le caldaie. Austerity pure per i monumenti e le facciate degli edifici pubblici: tutte le luci non a led a basso consumo verranno disattivate e lo stesso avverrà di notte in palestre e scuole.

Di fronte al rincaro delle bollette, che quest’anno costeranno oltre 300mila euro in più rispetto al previsto, il Comune corre ai ripari, tagliando il tagliabile e riducendo in ogni modo i consumi di energia e riscaldamento negli edifici pubblici della città. "A causa dell’attuale crisi energetica – spiegano dal municipio – l’onere aggiuntivo a carico del bilancio comunale per sostenere i costi delle utenze per il 2022 rispetto alle previsioni iniziali è stimato in circa 310mila euro". Da qui gli interventi di risparmio, decisi dalla Giunta con un’apposita delibera, che scatteranno da mercoledì e saranno in vigore fino al 31 marzo: coinvolgeranno il riscaldamento e l’illuminazione del palazzo comunale, gli impianti sportivi, le scuole, l’illuminazione pubblica delle strade e quella dei monumenti, oltre che i locali di proprietà del municipio dati in concessione alle associazioni.

Tra le misure di contenimento della spesa più evidenti ci saranno lo spegnimento dell’illuminazione dei monumenti e la chiusura degli uffici comunali solitamente aperti il sabato mattina, ossia l’anagrafe e la biblioteca: questo per permettere di disattivare i riscaldamenti di Villa Verri e delle strutture collegate già dal venerdì pomeriggio e per tutto il weekend. Si farà di tutto per concentrare eventi e manifestazioni al chiuso nella giornata di domenica, preferibilmente il pomeriggio, così da accendere i caloriferi il più a ridosso possibile del lunedì, mentre per i matrimoni civili si spingerà a utilizzare la sala polifunzionale di Ca’ de Bossi, più economica dal punto di vista della gestione: se le nozze si terranno in municipio e di sabato, non ci sarà il riscaldamento.