ROBERTO SANVITO
Cronaca

Renate, che beffa. Quinto ko di fila. Il Vicenza esulta all’ultimo secondo

Serie C, i nerazzurri lottano alla pari contro una delle squadre più forti del girone. Al 95’ la rete di Leverbe

Ancora un passo falso per la squadra guidata dall’allenatore Luciano Foschi

Ancora un passo falso per la squadra guidata dall’allenatore Luciano Foschi

RENATEdi Roberto SanvitoLa sconfitta, nel pomeriggio, della capolista Padova a Verona contro la Virtus non ha di certo agevolato il Renate che oltre alle difficoltà oggettive contro una delle squadre più forti (o la più forte?) del girone, si è trovata di fronte un’avversaria affamata e che non si è lasciata sfuggire la ghiotta opportunità di accorciare a -3 sulla vetta. Lo ha fatto però in pieno recupero quando tutto lasciava presagire al primo punto dei nerazzurri del 2025. Sconfitta immeritata, pesante per la classifica perché è la quinta di fila che lascia un solo punto di margine sull’undicesima posizione, la prima fuori dai playoff. Vediamo cosa accadrà in settimana e il riferimento è alla panchina di Luciano Foschi considerate le indiscrezioni circolate negli ultimi giorni. Va però detto che la squadra ha risposto al periodo negativo con una prestazione attenta, totalmente diversa dalle altre. Che sia l’inizio di un nuovo periodo positivo? Certo è che perdere in questa maniera al morale bene non fa. Staremo a vedere. Cronaca. Padroni di casa concentrati, che si affacciano anche dalle parti di Confente come al 9’ col rasoterra di Esposito. Morra, attorniato, non riceve un pallone giocabile (ma che reclama un penalty allo scadere) e i primi 45 minuti corrono via senza sussulti. Nella ripresa il Vicenza sale di colpi. Serve il miglior Ombra dopo appena quattro minuti per respingere la conclusione proprio di Morra solo in mezzo all’area. È l’unica vera occasione creata dagli ospiti su azione perché il gol al 50’ nasce dagli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Costa con l’incornata vincente del difensore Leverbe che poi paga caro il gesto di levarsi la maglia nell’esultanza. È già ammonito e viene espulso. Poco cambia perché di tempo per il Renate non ce n’è. E la beffa è dolorosissima…