Monza, 12 gennaio 2022 - Un rapinatore seriale di appena 17 anni. Di buona famiglia, senza particolari problemi, studente, che si era trasformato nel terrore dei negozianti riuscendo a incassare con le sue rapine oltre duemila euro prima di decidere di "mettersi a riposo", forse spaventato dal clamore che stava suscitando.
Il ragazzo entrava sempre alla stessa ora, poco prima della chiusura dell'esercizio commerciale. Come un consumato malvivente, agiva a volto coperto e tirava fuori la sua pistola, intimando di consegnargli l'incasso della giornata. Cifre considerevoli, da 500 a mille euro in media. Ci è riuscito almeno tre volte, nella settimana tra il 14 e il 30 ottobre scorso. Al supermercato In's di via Carlo Rota, alla farmacia comunale numero 4 di via Sant'Albino, alla tabaccheria Maccabelli di via Borsa. Tutto nel giro di pochi giorni e di pochi chilometri, fra i quartieri Cederna e Sant'Albino. A due passi da casa sua. Come è stato in un bar al quartiere Cederna che alla fine lo hanno individuato, dimostrando un colpo d'occhio da linci, i carabinieri in borghese della Compagnia di Monza agli ordini del maggiore Emanuele D'Onofri che gli stavano dando la caccia fra Monza e Brugherio con appositi appostamenti negli orari "caldi".
Del resto, forse sentendosi impunito, il bandito ragazzino indossava gli stessi abiti già descritti dalle vittime delle sue rapine, e la corporatura mingherlina non aveva fatto che confermare i sospetti. Gli abiti trovati a casa e i troppi soldi a disposizione di cui non ha saputo giustificare il possesso hanno dato la certezza agli inquirenti. Che lo hanno prelevato, davanti ai genitori esterrefatti, indiziato di rapina aggravata. Al termine dell'attività di indagine, coordinata dalla Procura dei Minorenni di Milano, il ragazzo è stato accompagnato in una comunità protetta: data la sua giovane età e l'assenza di precedenti penali si spera ancora di riuscire a recuperarlo.
Non è stata trovata la pistola utilizzata nelle rapine, verosimilmente giocattolo.