Un frame del video della Polizia
Monza, 31 marzo 2017 – La scena è molto eloquente. Un ragazzo viene affrontato da un altro giovane che lo prende a calci e pugni. Ripetutamente, sotto lo sguardo di un'altra ragazza che controlla la scena pronta ad avvertire l'aggressore in caso di pericolo. Arriva anche un passante, ma viene convinto con le minacce a farsi i fatti suoi mentre il pestaggio prosegue. A un certo punto alla gola della vittima viene anche puntato un coltello.
Poi il suo aggressore - con la sua fida socia-compagna - gli strappa il borsello e se ne va. Bottino del pestaggio-rapina andato in scena il 15 ottobre scorso? Cento euro. Bene, tutto sommato, almeno dal punto di vista dei delinquenti. I poliziotti del Commissariato di Monza, dopo mesi di indagini, hanno infatti scoperto che il movente e fine ultimo dell'aggressione non era tanto la rapina, ma un regolamento di conti nel giro della droga.
La coppia – un marocchino (senza permesso di soggiorno e con precedenti specifici) di 35 anni e la sua compagna, un'italiana di 43, residenti in una villetta di Limbiate (confine con Binzago) – era attiva infatti nello spaccio di droga, cocaina soprattutto, con decine e decine di clienti soprattutto nella zona di Monza e dei dintorni del centro commerciale Auchan di via Lario. E le ragioni del pestaggio derivano proprio da qui: la vittima era un cliente che non aveva saldato un debito di 50 euro. Dopo l'aggressione, si è ritrovato a pagarne il doppio. Ora però sono arrivati i poliziotti, che a furia di intercettazioni e testimonianze, hanno ricostruito la faccenda e hanno arrestato l'altro giorno i due con la doppia imputazione di rapina in concorso e spaccio di sostanze di stupefacenti.