MONICA GUZZI
Cronaca

Rap, boxe e poetry slam Ecco la nuova poesia che cura anche l’anima

Sul ring si combatte a colpi di rime per buttare fuori violenza e difficoltà personali. Stasera l’appuntamento al Binario 7, oltre a workshop nelle scuole e incontri con i big.

Rap, boxe e poetry slam  Ecco la nuova poesia  che cura anche l’anima

Rap, boxe e poetry slam Ecco la nuova poesia che cura anche l’anima

di Monica Guzzi

Una sfida a colpi di rime, per tirare fuori il disagio e uscirne migliori. Così la poesia diventa divertimento, ma soprattutto cura e catarsi. Accadrà tutto questa sera in una sala strapiena al Binario 7. Su un ring circolare all’interno di un quadrato si confronteranno il mondo della boxe, del rap, del poetry slam, per esplorare affinità, differenze e stereotipi da sconfiggere.

Tre mondi - poesia performativa, hip hop e pugilato - che hanno fatto ring intorno alla poesia per creare un torneo dove poeti-slammer e rapper si sfidano a suon di versi e barre improvvisate su parole chiave, temi e generi, proposti dal pubblico. Una finale memorabile, che conclude un percorso a tappe di sfide all’ultima rima. Dei dodici in gara ora ne sono rimasti solo quattro.

In questa finale ci sarà di più, perchè si inaugura ufficialmente per la prima volta in Italia un campionato di poesia improvvisata, ideato e lanciato da Dome Bulfaro & Mille Gru per la Lips (Lega Italiana Poetry Slam), caratterizzato dalla totale improvvisazione dei versi da parte dei poeti e dei rapper che hanno accettato la sfida, mostrando quindi tutto il loro coraggio e tutta la loro fragilità, presentandosi davanti alla platea pronti a raccogliere le parole suggerite dal pubblico e a trasformarle in versi, racconti, ritmi. È già tutto esaurito, già nella precedente tappa di avvicinamento molti ragazzi sono dovuti restare fuori.

"In questa edizione lanciamo una sfida insolita nel panorama italiano, che tuttavia ha radici tradizionali, per esempio nell’ottava rima toscana, resa nota da Roberto Benigni, che l’ha portata in televisione – spiega Dome Bulfaro, poeta, performer ed educatore –. Si tratta di una poesia in ottave e in rima, un po’ salmodiata, come una cantilena. Nella tradizione contemporanea ha i debiti più forti nei confronti del freestyle". Tra gli special guest, con Valeria Imbrogno, psicologa specializzata in criminologia e campionessa di boxe, spicca Dani Orviz, poeta, videoartista, performer, attore e comunicatore, nonché campione del mondo di poetry slam. E poi i campioni italiani: Eell Shous, duo di Monza e Brianza composto da Davide Passoni e Marco Tenpo.

Un linguaggio, questo, che piace molto ai giovani fra i 16 e i 35 anni. "Il campionato stimola le persone affinché si sperimentino – spiega Bulfaro –. I testi parlano delle condizioni di disagio, i temi sono legati al sé o all’appartenenza a un gruppo, tutti esasperati dal Covid. Il disagio infatti è aumentato in modo esponenziale". Così la sfida diventa terapia di gruppo.

Non a caso il Ring Rap Poetry Slam non è solo un torneo, ma un progetto più articolato che prevede anche incontri in diverse scuole di Monza e Brianza e laboratori presso PoesiaPresente: in programma già domani un workshop con Dani Orviz. Parallelamente agli spettacoli al Binario 7 sono partiti percorsi nelle scuole, in collaborazione con gli istituti, le insegnanti e con il contributo della Fondazione di Comunità Monza e Brianza onlus, che supporta il progetto.

Il poeta scozzese Sam Small, campione del mondo di poetry slam 2018, ospite internazionale della seconda serata del torneo a febbraio, ha incontrato gli studenti del liceo scientifico Frisi, mentre Bulfaro e Giacomo Nucci hanno avviato, sempre al Frisi, incontri e laboratori di poesia nelle classi. Dani Orviz, ospite stasera, incontrerà i ragazzi del Dehon e del Mapelli, anche grazie alla collaborazione dell’Istituto Cervantes di Milano che promuove la conoscenza e la diffusione della lingua e della cultura spagnola in Italia. Anche il liceo classico e musicale Zucchi ospiterà un altro incontro con i poeti del Ring Rap Poetry Slam, mentre Bulfaro salirà in cattedra con la poesia terapeutica al secondo master in biblioterapia dell’università di Verona.