Fabio Lombardi
Cronaca

Le piccole e medie imprese della Brianza pronte a quotarsi in Borsa

Pimo accordo in Italia di una Confindustria territoriale con una società specializzata nelle quotazioni delle aziende

Massimo Manelli, Alberto Gustavo Franceschini e Arturo Artom alla presentazione dell'accordo

Monza, 5 marzo 2015 - Portare le piccole e medie imprese della Brianza in Borsa. E' l'obiettivo dell'accordo di collaborazione siglato fra Confindustria Monza e Brianza (attraverso la sua società di servizi "Aimb Servizi") e Ambromobiliare Spa, società di advisory in finanza strategica orientata alle imprese di medie dimensioni. "In un contesto in cui l'accesso ai capitali, con la stretta del credito e regole bancarie sempre più ferree, diventa fondamentale trovare vie alternative per cercare finanziamenti necessari a sostenere la crescita e lo sviluppo delle aziende", spiega Massimo Manelli, direttore di Confindustria Monza e Brianza. L'obiettivo è dunque quello di far quotare all'Aim Italia, mercato borsistico nato nel 2009 gestito da Borsa Italiana e destinato alle Pmi (piccole e medie imprese) decine di attività del territorio.

"Dal 2009 a oggi,  sono state quotate all’AIM 58 società di cui ben 22 nel corso del 2014, a dimostrazione di come l’AIM Italia possa essere uno strumento efficace per le imprese di medie dimensioni che vogliono investire nella crescita. Inoltre, sempre dal 2009 ad oggi, l’Aim Italia ha creato un afflusso di capitale di rischio da parte dei grandi investitori istituzionali verso le Pmi Italiane per oltre 500 milioni di euro, creando così il più importante strumento di politica industriale per il loro rafforzamento patrimoniale", spiegano da Confindustria. Uno strumento che si adatterebbe particolarmente alla tipologia delle imprese del territorio: a Confindustria sono associate circa 1000 aziende di cui il 90% sono Pmi. "Nessuna di queste nostre Pmi è quotata all'Aim mentre ci sono nostre grandi aziende quotate in Borsa", aggiunge Manelli.

Ma come funziona l'accordo? "Attraverso la competenza e la conoscenza delle imprese associate, Aimb Servizi si occuperà di  individuare quelle con le caratteristiche più idonee per accedere al mercato alternativo dei capitali; Ambromobiliare successivamente si farà carico di illustrare alle imprese interessate i meccanismi di accesso e di funzionamento del mercato Aim; una volta verificata la fattibilità le imprese verranno accompagnate nel processo di quotazione attraverso la creazione di un apposito team dedicato. L’accordo tra Aimb Servizi e Ambromobiliare è stato raggiunto grazie all’iniziativa del senior advisor di Ambromobiliare ingegner Arturo Artom", spiegano da Confindustria Brianza.

“Ambromobiliare che quest’anno festeggia 10 anni di presenza sul mercato - ha spiegato Alberto Gustavo Franceschini, presidente di Ambromobiliare – a oggi, ha realizzato attraverso i suoi Amministratori e partners complessivamente 27 operazioni di quotazione a favore di Pmi italiane su mercati borsistici italiani ed esteri dedicati alle Pmi; Ambromobiliare ad oggi vanta una market share del 30% sulle aziende quotate all’AIM di Milano ed è leader tra gli advisor finanziari che operano su questo segmento".

"A differenza del ricorso a un fondo di private equity, la quotazione all'Aim non comporta alcuna cessione di controllo dell'attività. Questo è un fattore cruciale perché l'imprenditore non perde il controllo a patto che la gestione sia trasparente", spiega Arturo Artom. "Un modo insomma per raccogliere quei 5, 10, 20 milioni necessari a una Pmi per sostenere la crescita dell'impresa", ha spiegato Franceschini.

“Questo processo - sottolinea Gabriella Meroni presidente del comitato piccola industria di Confindustria Monza e Brianza-  rientra nell’attività che il presidente Piccola con delega al credito condivide nell’ottica di mettere a disposizione dei propri associati tutti gli strumenti di finanza alternativa che offre il mercato attualmente, soprattutto nel mercato dei capitali. Il tessuto produttivo del nostro territorio è costituito da piccole e medie imprese che sono state capaci, in questi anni di crisi, di innovare e internazionalizzarsi. Ma bisogna strutturarsi al meglio al meglio anche attraverso nuovi strumenti  come quello che oggi stiamo presentando. Un’opportunità per le nostre imprese".