CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Quando il pranzo di Natale è cucinato anche col cuore

Gli studenti dell’Olivetti, un gruppo di volontari, il sindaco e gli assessori hanno accolto e assistito un centinaio di senzatetto agli Artigianelli

di Cristina Bertolini

Un menù caldo. Un pranzo cucinato col cuore. Da una brigata di 35 volontari dell’Istituto Pavoniano Artigianelli, Rete Pane&Rose, City Angels, Croce Rossa oltre a 18 studenti di terza e quarta dell’Alberghiero Olivetti guidati da Vincenzo Butticé docente di cucina (e titolare de Ristorante il Moro). Hanno cucinato il pranzo di Natale per un centinaio di senzatetto nella sede degli Artiganielli.

Atmosfera carica di emozione, perché - sottolinea Sky, il nome di Silvia Mantegazza quando veste la divisa da coordinatrice del gruppo City Angels Monza - "per i senza fissa dimora si tratta del primo Natale passato di nuovo insieme, dopo l’emergenza sanitaria". Il pranzo è un momento di ascolto delle storie di chi vive in strada. Come Antonio, ex titolare di una concessionaria: "Avevo un’azienda – racconta –, poi una donna mi ha mandato in fallimento. Ora vivo in una roulotte con il mio cane lupo che mi scalda". Il 70% di chi è seduto a quella tavola imbandita di solidarietà sono uomini, tra i 50 e i 60 anni. Hanno perso il lavoro, a volte anche la famiglia e si sono ritrovati soli sulla strada. "Ho fatto mille lavori – assicura Angelo –, il meccanico, l’elettrauto, l’idraulico. Adesso dormo all’asilo notturno di via Raiberti e a pranzo vado alla mensa dei frati". Ieri, invece, lui e gli altri senzatetto erano agli Artigianelli. Accolti e serviti a tavola anche dall’assessore al Welfare Egidio Riva e dal sindaco Paolo Pilotto. "Il Natale è non restare soli – le parole di Riva – per questo consideriamo la condivisione del pranzo un momento prezioso anche per le numerose realtà di volontariato e terzo settore che affiancano il Comune nell’aiuto ai più fragili".

I ragazzi di terza e quarta A (sala) quarta I (pasticceria) e quinta C (cucina) hanno preparato antipasti, lasagne all’emiliana, arrosto con patate e per dolce il panettone con crema al mascarpone. Alla regia la rete Monza.Con, il sistema di contrasto alla povertà, coordinato dal Comune, a cui aderiscono 20 Associazioni e cooperative del territorio. "Fanno parte della storia monzese e brianzola di integrazione tra privato e pubblico", l’orgoglio del sindaco.