STEFANIA TOTARO
Cronaca

Giustizia a Monza, allarme organici e pochi mezzi: "L’arretrato aumenterà ancora"

La relazione del Procuratore Luisa Zanetti: mancano giudici e personale amministrativo

Il Procuratore capo Luisa Zanetti

Monza, 27 gennaio 2017 - "A Monza si rischia di negare giustizia". È l’allarme rosso lanciato dal procuratore della Repubblica di Monza Luisa Zanetti nella relazione dell’anno giudiziario 2016 sull’andamento del carico di lavoro e del suo smaltimento. "Se non verrà risolta la criticità derivante dal sottodimensionamento della pianta organica dei magistrati e dalle permanenti vacanze di questo organico; se non verrà risolta la criticità derivante dal sottodimensionamento della pianta organica del personale amministrativo e dalla grave scopertura di questo organico - scrive Luisa Zanetti nella sua relazione - l’arretrato dei procedimenti si aggraverà sempre più, così come i tempi di definizione e porterà alla stabile violazione del precetto costituzionale della ragionevole durata del processo".

Problemi che, aggiunti a quelli identici del Tribunale di Monza, rischiano di provocare la paralisi. "Se aggiungiamo che il Tribunale di Monza non può aumentare il numero delle udienze per mancanza di aule e giudici - prosegue il procuratore monzese - l’indice di smaltimento resterà sempre inadeguato, a Monza si negherà giustizia e l’arretrato continuerà a gonfiarsi. Per quanti sforzi si facciano e per quante riorganizzazioni si ‘inventino’ - conclude Zanetti - la macchina non potrà mai marciare verso il traguardo". Nell’anno giudiziario 2016 (fra luglio 2015 e giugno 2016) i procedimenti a carico di persone note sopravvenuti sono stati 940 in meno, quelli di competenza del giudice di pace sono stati 81 in meno, ma quelli iscritti a carico di ignoti sono stati 91 in più e quelli che non costituiscono notizia di reato 185 in più. I procedimenti definiti sono stati 2781 in meno, tranne quelli dei giudici di pace, 1061 in più (ma in parte a causa di depenalizzazioni di reati come l’ingiuria e gli atti contrari alla pubblica decenza).

"L’aumento delle pendenze deriva dal sottodimensionamento dell’organico", aggiunge il procuratore Luisa Zanetti, secondo cui "la scopertura del personale amministrativo è del 28%" e si può concludere che "in 12 anni l’ufficio ha perso 20 dipendenti". Anche "lo stato della informatizzazione nel penale è ancora carente" e "l’introduzione di sistemi informatici non è stata supportata da adeguata formazione" né "da macchinari adeguati". Infine in tutto la Procura ha una sola auto di servizio. Unica "nota positiva il ‘leggendario’ trasloco nella nuova sede" con spazi adeguati.