CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Processo alla Monaca di Monza, il pm Tanga chiede l'assoluzione di Gertrude

Il ricavato del dibattimento spettacolo devoluto al Centro Maria Letizia Verga

L'europarlamentare Licia Ronzulli nella parte della Monaca di Monza

Monza, 21 aprile 2015 - Finale a sorpresa per il «Processo alla Monaca di Monza», andato in scena lunedì sera al teatro Manzoni di Monza.

Dopo un dibattimento a suon di rimandi al '600 e richiami contemporanei il pubblico ministero Antonio Tanga (Magistrato) ha preso le parti della difesa, chiedendo l'assoluzione di Gertrude.

«Incredibile - scherzano i suoi colleghi dalla platea - in 40 anni Tanga non ha mai utilizzato l'articolo 530 del Codice di procedura penale. Ci voleva la Monaca di Monza per indurlo a passare alla difesa».

Il dibattimento spettacolo si è sviluppato spontaneamente, senza alcuna prova, come le battute esilaranti di Renzo (Gabriele Cirilli).

Il ricavato verrà devoluto al Centro Maria Letizia Verga.

In scena Stefano Dambruoso, magistrato e parlamentare, nei panni del giudice. Annamaria Bernardini de Pace, avvocato della difesa, vedendosi togliere l'arringa dalla controparte ha sottolineato l'incapacità di decidere di Gertrude, schiacciata dal padre e da Egidio.

Per loro ha chiesto la condanna. Nei panni de la Monaca di Monza l'ex europarlamentare Licia Ronzulli; Lucia era la presentatrice radiotelevisiva Francesca Leto; Don Abbondio il presentatore Cesare Cadeo.