Pompieri, un anno pericoloso Oltre settemila interventi

Più di duemila incendi, tantissime le uscite per i danni dovuti al maltempo. Una macchina da oltre trecento unità fra professionisti e volontari

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di Dario Crippa

"Anche se di notte suona la sirena…. Il pompiere paura non ne ha!". Così recita l’inno dei vigili del fuoco. Così succede tutti i giorni e tutte le notti. Il Comando provinciale celebra la sua patrona, Santa Barbara, con una messa in Duomo a Monza alle 18, e ne approfitta per dare un po’ di numeri di un anno vissuto “pericolosamente”, al servizio di un territorio complicato. Ricco di industrie e aziende chimiche, flagellato dal maltempo.

L’esercito del bene è composto da 115 vigili del fuoco professionisti, 186 volontari, 40 capisquadra prof, 37 volontari, funzionari, ispettori, capi reparto. I Distaccamenti di Monza, Seregno, Lissone e Vimercate, oltre ai volontari (Bovisio, Lazzate, Carate, ancora Seregno) mettono in campo tutte le proprie risorse (autopompe, autoscala, moduli boschivi, carri soccorso, carri fiamma). Agli ordini dallo scorso agosto del comandante Vito Cristino. Dal primo gennaio al 30 novembre hanno effettuato 5.680 interventi. Dal Comando centrale, che ne ha fatti da solo 2.744 fino ai più piccoli distaccamenti di volongari. Il totale di interventi sale però a 7.788, compresi quelli fuori provincia (780, da segnalare l’alluvione di luglio in Valcamonica) e addirittura fuori eregione (10, come per l’alluvione di settembre nelle Marche). La parte preponderante sono i 2.960 incendi (tre anziani morti in 4 mesi nell’anno lprecedente), 2.313 soccorsi o salvataggi, 417 incidenti stradali, 443 danni d’acqua, 337 fughe di gas, 183 alberi pericolanti. Non sono mancati interventi ad alta specializzazione: come i 4 del Nucleo Nbcr, per arginare la presenza di sostanze chimiche aggressive , biologiche pericolose o materiale radioattivo.

In Brianza fra Lambro, Adda , rogge e canale Villoresi sono dovute intervenire 4 volte le squadre Saf (Soccorso alpino fluviale), 6 volte i soccorritori acquatici, 4 volte i sommozzatori. Con gli incendi periodici e spesso di natura dolosa in aree come il Parco delle Groane, 11 volte è dovuto intervenire il Nucleo Investigativo Antincendio, 10 volte le squadre cinofili (Monza ne ha due) per cercare persone in luoghi impervi o in occasione di crolli. Importante anche l’attività di formazione. A metà dicembre è prevista la conclusione di 120 ore di corso per 30 nuovi vigili del fuoco volontari. Non vanno dimenticate le risorse economiche: un anno di attività è costato oltre 1 milione e 117mila euro. Un discorso a parte merita la sensibilità sul versante del soccorso inclusivo. Perché aiutare e smettere in salvo un disabile non è semplice. Psicologi e specialisti hanno illustrato come trattare ad esempio persone affette da disturbi dello spettro autistico.