REDAZIONE MONZA BRIANZA

Allarme polpette avvelenate, il killer silenzioso delle volpi ora fa strage anche fra i cani

Renate, segnalata una serie di episodi dopo il precedente di Giussano: da maggio a luglio raffica di vittime a 4 zampe nel parco di Giussano di Laura Ballabio

Un cane

Renate, 28 settembre 2014 - Bocconi avvelenati nei campi tra Renate e Briosco, morti due cani e un terzo è in gravi condizioni. Dopo gli episodi dello scorso giugno registrato a Renate, e quelli che da febbraio a luglio hanno interessato Giussano, torna la paura per i proprietari dei cani brianzoli. A raccontare l’ultimo avvelenamento è la stessa proprietaria dei cani che abita in località Fornacette. «Ho due cani: uno è morto e l’altro sicuramente non sta bene – ha spiegato la brianzola – È successo tutto nei giorni scorsi, quando sono andata a fare il solito giro con loro. Al nostro ritorno a casa, Pitta, la femmina, una meticcia si è accasciata a terra con la bava alla bocca».

La corsa dal veterinario per il meticcio femmina non è bastata a salvarle la vita: l’altro meticcio, Peo, il maschio, per il momento è vivo ma le condizioni sono ancora molto gravi. Stessa sorte, quella della morte per avvelenamento, che è stata registrata dall’Asl di Como con una denuncia da un proprietario di Inverigo che ha portato il suo cane lupo nella stessa zona.

Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, dopo le denunce sporte dai proprietari, la possibilità che i bocconi avvelenati fossero destinati alle volpi: un metodo spesso usato in Brianza per eliminare il predatore notturno di pollai e galline. Ma i due casi di Renate non sono i soli gli unici registrati in Brianza. Basta spostarsi di pochi chilometri a Giussano per ricordare come da febbraio a luglio siano una mezza dozzina gli episodi di polpette con chiodi o avvelenate rilevate dalla Polizia locale. Bocconi con chiodi e topicida erano stati ingeriti, nei mesi invernali, da tre cani tra nella zona dell’acquedotto comunale in via Cantore e nei parchetti di via Lega Lombarda. Gli animali sono stati operati e sull’episodio sono state sporte due denunce verso ignoti.

«Abbiamo fatto analizzare i bocconi di carne e oltre ai chiodi contenevano anche del veleno per topi. I test sono stati effettuati dall’Asl di Monza – ha spiegato Valentina Dal Buono, l’avvocato dell’Enpa di Monza che si sta occupando degli episodi giussanesi –. Le denunce penali sono state sporte una dai proprietari dei cani coinvolti e una da parte dell’Enpa, per far partire le indagini su questi episodi. Consiglio anche ai proprietari dei cani che sono stati coinvolti in questi giorni di fare lo stesso». Una battaglia ingaggiata dagli animalisti e dai padroni dei cani, che però non riescono a venirne a capo.

Oltre ai casi di febbraio e quelli degli ultimi giorni, a finire nelle cronache locali per altri rinvenimenti di bocconi, ripieni di chiodi e veleno, destinati ai cani, c’è stato anche l’episodio registrato in zona Laghetto alla fine di maggio e a luglio, in due occasioni, nell’area cani vicino alla sede del Comune.