
I dottori Luca Buonaiuto e Mattia Pizzi
Monza - La donna era magra, molto magra. Eppure aveva quell’addome che stava crescendo a dismisura in maniera sempre più imponente, provocandole da tempo gravi disturbi. "Quando è arrivata da noi, inviata dal suo medico di base, si pensava che avesse un'ascite, vale a dire un liquido libero nell’addome", spiega il dottor Luca Buonaiuto, chirurgo di 36 anni del Policlinico di Monza.

Non era così. Quando è arrivato il referto della Tac, e la donna è tornata a farlo vedere, i medici si sono trovati davanti a qualcosa di davvero impressionante: un tumore all’ovaio destro da 10 chilogrammi e mezzo, della circonferenza di 40 centimetri.
Il dottor Buonaiuto e il primario del Dipartimento di Chirurgia Generale Oncologica e Bariatrica Mattia Pizzi, 42 anni, non hanno perso tempo. E hanno deciso di operare il prima possibile. Con quell’intervento chirurgico, il 17 agosto scorso, hanno salvato la vita a quella donna, una 70enne brianzola.
"Tumori così grandi non sono comuni - spiega il dottor Buonaiuto - anche se negli ultimi cinque anni me ne sono capitati altri due. Normalmente una massa tumorale si aggira sui 3-4 centimetri. Negli ultimi tempi abbiamo molto aumentato la nostra attività e abbiamo preso a operare con grande frequenza da quando un anno fa il dottor Pizzi è diventato primario. Facciamo anche 4-5 interventi a settimana, pure ad agosto. L’intervento, vista la grandezza del tumore, è stato effettuato con un intervento chirurgico ovviamente, e non in laparoscopia. La donna due giorni dopo era già stata dimessa". Ora bisognerà attendere gli esiti dell’esame istologico per escludere che il tumore abbia sviluppato delle metastasi nel resto dell’organismo.