Poeti e rapper sul ring per battere la violenza

I protagonisti in gara si sfideranno a colpi di versi e performance. Si parte venerdì con un format lanciato 11 anni fa al Teatro Filodrammatici

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di Monica Guzzi

Boxe, rap e poesia salgono insieme sul ring. Non accadeva da undici anni, esattamente dal 2011, quando Dome Bulfaro portò uno spettacolo simile al Teatro Filodrammatici di Milano.

Ora, da venerdì, l’appuntamento si sposta a Monza, a ‘casa’ del suo ideatore, sul ring della Scuola PoesiaPresente LAB di via Donatello 12, dove i protagonisti si sfideranno a colpi di versi e gesti performativi, per scoprire le loro affinità e differenze, compresi gli stereotipi con cui dovranno combattere.

Il torneo di poetry slam (gara di poesia) si chiama “Ring rap poetry slammer“ e si compone di tre spettacoli: due gare eliminatorie che pescano sul territorio di Monza e Brianza, Milano e la Lombardia (l’11 febbraio e l’11 marzo) e una finale l’8 aprile, tutto sempre a partire dalle 21.

In gara poeti slammer contro rapper, maestri di cerimonia Civinsky e Dome Bulfaro.

"Nel 2011 fu una bellissima esperienza che restò un simbolo di come proporre lo slam sotto forma di opera d’arte – spiega Bulfaro –. Ora la riprendiamo dopo un lungo periodo di silenzio: abbiamo proseguito le attività con le scuole, ma gli eventi si sono dovuti fermare. Ci teniamo molto a ripartire, perché serve un a reazione energica ad un periodo così complesso".

Tanti gli ospiti speciali del torneo, a cominciare da Giuliano Logos, campione del mondo di poetry slam in carica, oltre alla storica rapper Vaitea, il rapper Tenpo fantastico anche nell’arte della beatbox e una campionessa di boxe, che sarà intervistata da Federica Guglielmini.

Tra i poeti in gara, gli slammer Chiara Araldi, Francesca Pels, Emanuele Ingrosso, Eleonora Fisco, Martina Lauretta, Antonio Amadeus Pinnetti, e i rapper Big C, Joe Taliento, Doppia T, Argo, ScartyDoc, Pizzo.

Ma il protagonista assoluto, come sempre accade nei poetry slam, sarà il pubblico, che deciderà i vincitori delle due gare eliminatorie e quello assoluto del torneo.

La scenografia del torneo è già uno spettacolo: un ring circolare inscritto in un quadrato.

"Uno degli elementi che accomuna queste tre arti è proprio la dimensione fisica – conclude Bulfaro – sentire il proprio corpo e quello degli altri attraverso la fatica e la volontà di superare il limite".