di Barbara Apicella
Da Monza un carico di generosità e di monetine per aiutare la famiglia di Sophie, una bambina di 9 mesi che è ricoverata in un ospedale milanese e sta combattendo contro una grave malattia. A scendere in campo l’associazione “L’Armadio dei poveri“, che ha sede nei locali di Spazio 37 in via Borgazzi.
Questa volta l’associazione non raccoglie abiti e cibo da distribuire alle persone o alle famiglie in difficoltà, ma monetine. Centesimi (ma anche euro) che serviranno ad aiutare la famiglia della piccola ad affrontare questo momento. I genitori di Sophie, giovane coppia che vive in Brianza, in questo momento non solo devono fare i conti con il dramma della malattia della loro unica figlia, ma anche con le difficoltà economiche. L’associazione ha perciò deciso di intervenire chiedendo un piccolo contributo ai monzesi: nei negozi di vicinato vengono distribuite cassettine trasparenti dove lasciare una piccola offerta, anche i pochi centesimi del resto della spesa. Una cassettina dove c’è l’immagine di Sofie e dove viene spiegato il motivo di quell’iniziativa. La prima ad aderire all’appello è stata l’edicola-cartoleria di via Marsala (in foto). Ma già altri commercianti stanno organizzandosi per partecipare alla gara di solidarietà. L’associazione monzese si è presa a cuore questa vicenda, cercando di sostenere, non solo economicamente ma anche moralmente questa famiglia dilaniata dal dolore. "Il papà di Sofie aveva da poco trovato un lavoro fuori regione - spiega Roberta Campani, presidente dell’Armadio dei poveri -. Quando la bimba si è gravemente ammalata ha dovuto abbandonarlo, ritornare in Lombardia e stare accanto alla moglie". L’Armadio dei poveri si è subito mobilitato. A maggio, grazie ai social, la mamma della bambina aveva contattato Roberta Campani chiedendo un aiuto per l’acquisto dei fermenti lattici visto che la piccina non stava bene. Poi poche settimane fa il telefono di Roberta ha squillato nuovamente. "La mamma mi ha detto che la piccola era ricoverata in condizioni molto serie e avevano difficoltà. Infatti, senza il lavoro del marito, mancava l’entrata mensile ed era difficile persino fare la spesa o comprare il biglietto del bus per tornare a casa".
L’associazione monzese si è immediatamente mobilitata: nel giro di due giorni sono stati raccolti i primi fondi per arginare la situazione di emergenza, oltre alla donazione di vestiti e prodotti per l’igiene per permettere ai genitori di cambiarsi in ospedale e di non dover tornare a casa. "Non li abbiamo più abbandonati. Purtroppo Sophie, che non ha compiuto neppure un anno, sta affrontando la battaglia più difficile della sua vita. In questo momento di difficoltà sappiamo che per le persone è difficile mettere mano al portafoglio. Avevamo attivato una raccolta fondi su una carta PostaPay. Non tutti magari hanno la possibilità di fare donazioni anche di pochi euro. Ma desiderano comunque lasciare il proprio contributo. Ben vengano anche gli spiccioli della spesa: tutto serve a dare una mano a Sophie e alla sua famiglia. Attualmente, infatti, dobbiamo acquistare alcuni prodotti che l’ospedale non passa come pannolini o particolari creme".