Aveva bisogno di denaro, tanto denaro. Per soddisfare il bisogno di droga. E il vizio del gioco d’azzardo. Per questo, batteva sempre cassa ai famigliari, in particolare la madre e perfino la nonna. E di fronte ai disperati "no" non esitava ad alzare la voce ma anche, spesso, le mani: verso le due malcapitate e gli arredi domestici. Un vero inferno quello che un 17enne residente a Cesano Maderno aveva portato in casa, tanto da costringere le due donne a raccontarlo in caserma, a fine luglio. E dopo le indagini, che hanno dimostrato una situazione di vessazioni e violenza che andava avanti da un anno, il minorenne è stato collocato in una comunità, in esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare. L’operazione è stata condotta dai carabinieri della Tenenza di Cesano. Il ragazzo è stato rintracciato presso la propria abitazione ed è ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti contro familiari e rapina aggravata. Il minore, talvolta anche sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, in più occasioni avrebbe minacciato la madre e la nonna di far loro del male se non avessero soddisfatto le sue pressanti richieste di denaro. Nelle prime circostanze, le due donne provvedevano a elargire i soldi al ragazzo. Ma quando le richieste sono diventate sempre più numerose, la situazione è cambiata. In una circostanza il giovane avrebbe persino picchiato la donna, minacciando di dare fuoco all’auto della nonna e nel danneggiamento di arredi e suppellettili di casa. Un comportamento che aveva inevitabilmente generato nelle vittime un grave stato di sofferenza fisica e morale. Fino alla decisione di sporgere denuncia.
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i minorenni di Milano ha accolto la richiesta del Pm, applicando nei confronti dell’indagato la misura cautelare del collocamento in comunità. Espletate le formalità di rito, come disposto dal Centro per la giustizia minorile per la Lombardia di Milano, è stato accompagnato presso una comunità educativa. Dove cercare di disintossicarsi dalla droga e dall’ossessione di scommettere, per poter vincere dei soldi: un circolo decisamente vizioso nel quale il ragazzo, così giovane, era sprofondato.