Percettori del reddito sentinelle dei parchi

Quindici le persone reclutate per presidiare le aree pubbliche più problematiche: segnaleranno criticità e raccoglieranno suggerimenti

Migration

di Gualfrido Galimberti

Parchi più sicuri in città, anche se la Polizia locale non ha i numeri sufficienti per garantire una presenza continua e quotidiana. Il problema, sui cui si arrovellano molti amministratori comunali, il sindaco Alberto Rossi l’ha risolto in modo brillante: utilizzerà i percettori del reddito di cittadinanza. Sono infatti quindici le persone reclutate per presidiare i parchi e le aree pubbliche considerate più meritevoli di attenzione. Non saranno degli sceriffi: non sono forze di polizia, bensì semplici cittadini che hanno deciso di mettersi a disposizione della collettività. A loro, semplicemente, spetta il compito di segnalare situazioni problematiche, ma anche raccogliere suggerimenti da chi frequenta quelle aree. Un’idea che l’amministrazione comunale ha deciso di trasformare nel progetto "Attenzione di quartiere", partito in questi giorni. Non con il presidio in tutte le aree, bensì con le prime individuate. Si tratta infatti della zona di viale dei Giardini, del parco 25 Aprile e del parcheggio di via De Gasperi. Luoghi conosciuti per il loro stato di degrado, spesso mal frequentati, che avevano costretto negli anni anche ad adottare provvedimenti di chiusura al pubblico. E, nel caso del parco 25 Aprile, area verde che nonostante la riapertura voluta da questa amministrazione continua a essere noto come luogo dello spaccio. Non a caso anche qui era venuta la Prefetta Patrizia Palmisani in occasione del suo sopralluogo in città per conoscere le situazioni di maggiore criticità. Partito il presidio in queste prime aree, il progetto poi si estenderà progressivamente entro la fine di settembre a tutte le maggiori aree pubbliche della città.

A regime, il progetto "Attenzione ai quartieri" prevede che le persone coinvolte presidino costantemente spazi e aree pubbliche, rilevando e tempestivamente segnalando agli uffici eventuali problematiche di manutenzione oppure abbandoni di rifiuti. Ma anche richiamando l’attenzione della Polizia locale per presenze e comportamenti anomali. Lo sviluppo del progetto prevede che il personale addetto alla vigilanza operi in collaborazione con le realtà del territorio, in primis i Comitati di Quartiere: l’obiettivo generale, infatti, non è solo la segnalazione tempestiva delle problematiche emergenti, ma anche e soprattutto la possibilità di creare relazioni, opportunità formulare proposte. "Stiamo provando ad incrociare due realtà – afferma Laura Capelli, assessore alle Politiche sociali –. Innanzitutto, l’esigenza della cura della città, per la quale un costante presidio di attenzione è un presupposto importante per una azione di cura e valorizzazione degli spazi e dei luoghi. E, poi, l’opportunità di mettere in circolazione le risorse rappresentate dai percettori del reddito di cittadinanza. Siamo convinti che, dall’incontro di queste due realtà possa scaturire spunti importanti per rendere più bella la nostra città". Non si tratta del primo esempio di collaborazione tra l’amministrazione comunale e i percettori del reddito di cittadinanza. Proprio prima dell’estate il sindaco aveva ringraziato pubblicamente i percettori che si erano impegnati in vari settori a beneficio della collettività.