Pensionato travolto e ucciso col cane Muore anche il motociclista 33enne

Fabio Tilotta di Giussano è deceduto all’ospedale di Varese dopo quattro giorni di agonia. Domenica mattina il tremendo impatto sulla Novedratese con la sua Yamaha Fazer 1000

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di Alessandro Crisafulli

Un’altra vittima della strada. Un’altra giovane vita spezzata. Ancora sangue e lacrime in Brianza. Ha lottato fino alla fine, ma ha dovuto alzare bandiera bianca, Fabio Tilotta, il 33enne di Giussano che domenica 14 agosto in sella alla sua potente moto aveva investito Renato Maffina, 73enne di Bovisio Masciago, morto sul colpo insieme al suo cane. Dopo quattro giorni, i medici dell’ospedale di Circolo di Varese dove era stato da subito ricoverato non hanno potuto fare altro che constatare il decesso e dare la drammatica notizia ai famigliari. Troppo gravi le ferite multiple in varie parti del corpo dopo il tremendo impatto avvenuto lungo la Novedratese, sul territorio di Mariano Comense. Ogni intervento è risultato vano e il cuore del ragazzo ha smesso di battere nella notte tra giovedì e venerdì.

Fabio Tilotta era figlio di Vincenzo, molto conosciuto sul territorio per essere stato prima vigile a Mariano e poi comandante della polizia locale per diversi anni a Carugo. Dopo la sua scomparsa, quattro anni fa, la famiglia si era trasferita a Giussano. Aveva una grande passione per i motori, auto e moto, e lavorava come meccanico alla Land Rover Team di Giussano. Nel pomeriggio di quella maledetta domenica avrebbe dovuto imbarcarsi con la sua Yamaha Fazer 1000 a Genova per una vacanza in Sicilia con la compagna.

Ancora da vagliare le circostanze del dramma..

Sono le 12.15 circa, quando il pensionato Renato Maffina cammina lungo la Novedratese, sul territorio di Mariano, con il cane al guinzaglio. A un certo punto inizia ad attraversare, in un punto non proprio sicuro, per raggiungere l’altra parte della carreggiata. Non si accorge però del sopraggiungere a velocità sostenuta, da Arosio, della moto Yamaha guidata dal giovane giussanese. Il quale, a sua volta, non si accorge in tempo della doppia sagoma davanti, e non riesce ad evitare l’impatto, che è tremendo. I primi testimoni allertano i soccorsi: sul posto si precipitano i mezzi del 118 e i carabinieri. La situazione appare subito molto grave, viene chiamato anche l’elisoccorso. I sanitari cercano di rianimare il 73enne – molto conosciuto a Bovisio per aver collaborato diversi anni con la locale società di calcio – ma tutti i tentativi sono vani. Stessa sorte per l’amato cane. Il motociclista viene portato in codice rosso all’ospedale dove muore dopo 4 giorni di agonia.