Pedemontana, un incontro non basta

Via al confronto: il tracciato preoccupa il sindaco Sironi, per la Regione c’è tempo per intervenire

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di Barbara Calderola

"Nessuno nel Vimercatese fa sterile polemica, men che meno io. Gli amministratori di questa zona sono preoccupati per la qualità della vita delle proprie comunità. Il tracciato definitivo di Pedemontana è una minaccia per il nostro territorio". Simone Sironi, sindaco di Agrate, è reduce dal tavolo regionale sulla nuova autostrada, aperto dopo una mozione in aula del vicepresidente del Consiglio lombardo Andrea Monti (Lega)

"Abbiamo cominciato il confronto sulla Tratta D - spiega l’esponente del Carroccio - ai lavori partecipano la Provincia, l’assessore alle Infrastrutture Claudia Terzi, io, Sironi e le società". Ma il primo cittadino agratese denuncia: "Sono 6 mesi che i Comuni chiedono un incontro al Pirellone, la convocazione, solo per uno, è arrivata il 3 agosto ed entro il 12 settembre dovremmo produrre osservazioni sull’impatto: non c’è margine per un’analisi seria. C’è fretta di chiudere, l’ordine di scuderia è bruciare i tempi per la paura di trovarsi con la Tratta C realizzate e la D, invece, no. Ma del destino di quest’area e della sua gente non si preoccupano. Ci ritroveremo con un’autostrada che corre a fianco di un’altra autostrada, la Tangenziale Est, tutta all’interno del Parco Pane, il polmone verde che avevamo preservato per le future generazioni, presto cancellato da nuovo cemento". Per i comuni è una pistola puntata alla tempia: "Ci invitano al confronto per ottenere compensazioni, se non ci andiamo perderemo anche quelle". Monti spiega: "La progettazione definitiva dovrà essere pronta entro fine anno, il Vimercatese ha l’opportunità di discutere di opere complementari: il percorso di ascolto è doveroso". Critico sul tavolo anche il consigliere regionale Gigi Ponti, capodelegazione Pd in Commissione Trasporti: "Un’altra occasione persa per stabilire un vero confronto con la Brianza Est.

L’ansia di non avere intralci ha portato a un incontro convocato in modo irrituale e solo con il comune di Agrate". "È evidente da tempo che la tratta D sia un problema serio tanto da differire di qualche anno il piano economico e finanziario rispetto al resto dell’opera - aggiunge -. È anche evidente che sarebbe necessario affrontare il tema della rete viabilistica della zona che ha già parecchie criticità al posto di imporre una nuova strada che non dialoga con il territorio. Per un confronto vero devono essere chiamati tutti i sindaci, altrimenti siamo di fronte a un’iniziativa che creerà ulteriori divisioni e nulla di buono per le nostre comunità, l’ambiente e l’economia".