La Pedemontana riparte entro fine anno. Ma i costi lievitano: un milione al mese di soli interessi alle banche

A giugno sarà pronto il progetto esecutivo delle tratte B2 e C, da Cesano a Vimercate Impennata dei costi delle materie prime e dell’energia, ma l’obiettivo restano i Giochi del 2026

Un cantiere della Pedemontana

Un cantiere della Pedemontana

Milano - Le ruspe torneranno al lavoro nel maxi cantiere di Pedemontana entro fine anno. Lo ha annunciato ieri durante un’audizione davanti alla commissione Bilancio del Consiglio regionale Luigi Roth, presidente della società incaricata di realizzare la grande autostrada progettata per collegare l’area di Malpensa alla Bergamasca attraverso la Brianza.

Entro il mese prossimo la cordata di imprese guidata da Webuild, vincitrice per 1.259 milioni di euro della gara per le tratte B2 e C fra Cesano e Vimercate, consegnerà il progetto esecutivo. Seguiranno altri 120 giorni di istruttoria da parte della società e della concessionaria Cal, poi il via ai mille giorni di lavori previsti, per arrivare - questa l’ultima sfida dopo avere bucato il primo traguardo di Expo 2015 - all’entrata in esercizio in tempo per le Olimpiadi invernali del 2026.

I cantieri partiranno quasi contemporaneamente sulle due diverse tratte, mentre si procederà con lo studio della tratta D breve, quella stralciata dal progetto originario per essere rivista in un’ottica di taglio dei costi, circa 1 miliardo di euro rispetto a un investimento complessivo, confermato ieri dal direttore generale Sabato Fusco, di 4 miliardi e 118 milioni di euro.

Autostrada Pedemontana

Una novità sul fronte della progettazione dell’ultima tribolata tratta c’è: se ne occuperà direttamente Autostrada Pedemontana, che ha acquisito negli ultimi mesi un piccolo ramo d’azienda della Serravalle Engineering. "Abbiamo preso in carico 7-8 progettisti – spiega Roth –. Avremmo dovuto pagare il servizio, così invece abbiamo la gestione diretta della progettazione: a giugno avremo il progetto definitivo".

Il programma prevede il prolungamento del nastro d’asfalto da Lentate sul Seveso, dove il cantiere si è bloccato, fino a Vimercate.

Da realizzare

Da realizzare la tratta B2, di 12,7 chilometri da Lentate sul Seveso a Cesano Maderno, e la tratta C, di 20 chilometri, da Cesano Maderno alla tangenziale est di Milano A51. Poi toccherà alla tratta D, diventata D breve, risolvere il delicato problema del collegamento con la Bergamasca. Operazione tutt’altro che facile, visto che da quando è nato il progetto, Pedemontana deve fare i conti con i costi. "Noi paghiamo alle banche un milione di euro di interessi al mese – sottolinea Roth –. Quando poco più di un anno fa sono arrivato, questa cosa mi ha fatto rabbrividire, ma so che è così: denaro pagato non sull’uso, ma sulla disponibilità".

Aumento dei costi

E ora ci sono i costi di energia e materie prime, lievitati con la pandemia e la guerra. Il risultato è un aumento dei prezzi del 20-25%, cui Pedemontana farà fronte con la clausola di revisione prezzi "a valle dello stato di avanzamento lavori", beneficiando delle ultime leggi.

Resta negativo il risultato di esercizio (-5,9 milioni di euro), "penalizzato da oneri finanziari correlati al finanziamento concesso per la costruzione delle nuove tratte B2 e C che ad oggi non possono ancora contribuire ai ricavi". Perché comincino a produrre ricavi, dovranno entrare in esercizio.

Il traffico

Intanto i dati del traffico migliorano. I veicoli teorici giornalieri medi sull’intera rete (30 chilometri già realizzati con i peduncoli di Varese e Como) sono 19.800, sulla A36 22mila, con un picco di utilizzo sulla tratta B1 (da Cassano Magnago a Lentate sul Seveso, dove i lavori si sono fermati) di 27mila vetture. Ciò significa un aumento del 10% del traffico nel primo trimestre dell’anno rispetto al periodo gennaio-marzo del 2022, ad un pedaggio medio per i veicoli leggeri sull’intera rete di 0,161 euro al chilometro.

Le stime

Pedemontana vorrà dire soprattutto risparmio di tempo e di denaro, hanno spiegato i vertici dell’azienda ieri in Regione. Un esempio: per percorrere il tratto fra Desio e Cernusco Lombardone in ore di punta al mattino oggi occorrono 45 minuti, che con la tratta C scenderanno a 22, per un risparmio di 6,7 euro, più del costo del pedaggio.

Quanto alle compensazioni sulle tratte già realizzate, Pedemolntana chiude il bilancio con 9 progetti completati e 13 in fase di progettazione esecutiva.

Il conto delle mitigazioni chiude a 100 ettari, di cui 28 di nuovi boschi. Già piantumati 38mila alberi e 225mila arbusti. Ora però la sfida decisiva si sposta sui terreni contaminati dalla diossina fuoriuscita dall’Icmesa. Il nuovo nastro d’asfalto infatti correrà sopra le aree dove sono stati sepolti i veleni usciti dalla “fabbrica dei profumi“ nel 1976.