Pedemontana, diossina agli svincoli ma non sotto l’asfalto

Ecco i risultati delle ultime analisi

Controlli diossina

Controlli diossina

Monza, 17 luglio 2019 - Non c'è diossina sotto l’asfalto della superstrada, ma agli svincoli di Meda i valori dei veleni sono ben al di sopra del limite consentito per le zone industriali. Sinistra e Ambiente Meda, insieme con Legambiente circolo Laura Conti Seveso, rendono noti i risultati delle ultime analisi legate al cantiere di Pedemontana. Si tratta delle analisi integrative alla Caratterizzazione, eseguite a febbraio da Autostrada Pedemontana Lombarda in contraddittorio con Arpa nei Comuni di Meda, Seveso e Cesano Maderno. I carotaggi del 2016, assieme alle precedenti indagini, avevano già certificato 129 superamenti del limite verde e 21 sforamenti di quello industriale.

Le nuove analisi hanno portato al prelievo di altri 19 campioni: nei 16 punti sotto l’asfalto, che ha fatto da barriera fisica, non sono stati registrati superamenti delle soglie di legge, mentre i risultati sono stati ben diversi per il campionamento effettuato direttamente sul terreno nella zona degli svincoli di Meda. Nel top soil, cioè nei primi 20 centimetri di terreno, è stata rilevata una quantità di diossina di 122,9 nanogrammi al chilo, un valore addirittura superiore al livello industriale della tabella B.

«Si tratta della stessa area dove, già nel 2008 e successivamente con le analisi della Caratterizzazione, vennero rilevati livelli alti di presenza di diossina, con un massimo pari a ben 547 nanogrammi al chilo», ricorda Alberto Colombo di Sinistra e Ambiente, per il quale il risultato, scontato, dell’assenza di diossina sotto l’asfalto sarebbe funzionale al tentativo di Apl di ritagliare il tratto autostradale dall’area da bonificare. «Stanno tentando di limitare la superficie delle aree da sottoporre a bonifica», attacca Colombo, per il quale sull’operazione c’è troppa confusione. «Continua ad essere sconosciuto il nuovo progetto definitivo, realizzazione affidata ad aprile 2018 alla Conteco Check srl, e a maggior ragione ancora non esiste un progetto esecutivo – sottolinea un comunicato delle due associazioni – . Questi due progetti sono comunque imprescindibili per la stesura del Piano operativo di bonifica, messo a gara e affidato il 12 febbraio a HPC Italia, i cui contenuti sono ancora ignoti. Oltre alla mancanza di fondi per il completamento dell’autostrada, molte sono quindi le incognite legate alla presenza di diossina lungo il tracciato B2 da Meda a Bovisio Masciago. A partire dalla stessa perimetrazione delle aree con le sorgenti di potenziale contaminazione da assoggettare a bonifica, basata sui dati delle analisi chimiche e sul progetto definitivo revisionato del 2012 e non sul nuovo progetto definitivo né su un esecutivo che ancora non esiste. La perimetrazione lascia poi fuori molte zone dove i valori superano i limiti delle concentrazioni di soglia di contaminazione e dove non è noto se avverrà o meno movimentazione di terra».

Sinistra Ambiente e Legambiente circolo Laura Conti Seveso promettono di tenere gli occhi aperti: «Continueremo ad operare perché si rinunci al completamento di questa inutile, dispendiosa e impattante autostrada».