Pedemontana riparte: bonifica della diossina e cantieri aperti da Lentate a Vimercate

A giorni sarà consegnato il progetto esecutivo dei tronconi B2 e C dell’autostrada Già dall’autunno si svolgeranno le fasi preliminari, la Milano-Meda non sarà mai chiusa

La Pedemontana

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Monza, 7 giugno 2023 –  Ormai è solo una questione di giorni. Il progetto esecutivo è alle ultime battute e questo mese la cordata di imprese guidata da Webuild, vincitrice della gara da 1.259 milioni di euro per la realizzazione delle tratte B2 e C da Lentate sul Seveso a Vimercate, consegnerà tutto il materiale alla società Autostrada Pedemontana Lombarda. Da qui a ottobre seguiranno i passaggi di verifica da parte di Apl e della concessionaria Cal. E poi le ruspe arriveranno davvero, per restarvi almeno mille giorni.

A otto anni dall’inaugurazione della tratta B1 fra Lomazzo e Lentate sul Seveso, il maxicantiere per la realizzazione dell’autostrada nata per collegare l’area di Malpensa alla Bergamasca, bloccato da difficoltà finanziarie e carte bollate (non ultima la causa con il colosso austriaco Strabag), si rimette in moto per entrare definitivamente in Brianza. Obiettivo, tagliare il traguardo in tempo per i Giochi olimpici invernali di Milano Cortina 2026. "Da ottobre ogni giorno è buono per partire con i lavori – annuncia Sabato Fusco, direttore generale di Autostrada Pedemontana Lombarda –. Si partirà con le operazioni di cantierizzazione e la bonifica dell’area interessata nel 1976 dalla nube della diossina a Seveso. Ci è stato prescritto di redigere un piano operativo di bonifica da mettere in campo in via propedeutica ai lavori. Abbiamo eseguito 300 sondaggi nel terreno, con un piano di caratterizzazione molto più particolareggiato di quanto ci era stato richiesto". L’intervento sui terreni toccati dalla nube tossica dell’ex Icmesa riguarderà 37 aree contaminate per parametro diossine e furani (23 fino a 20 centimetri di profondità e 14 fino a un metro sotto terra) da bonificare tramite scavo e avvio in discarica del terreno, oltre ad altri 8 lotti funzionali. In tutto saranno trattati 39.927 metri cubi di terra, per oltre 71mila tonnellate di peso ad un costo di 16 milioni e 417mila euro.

Parallelamente sull’intero tracciato interessato dai lavori si partirà con le operazioni propedeutiche, dalla bonifica degli ordigni bellici allo studio dei sottoservizi (cavi e tubature) che potrebbero interferire con il nastro d’asfalto, i viadotti e le gallerie. Le due interferenze principali riguardano la linea ferroviaria, ma si sta lavorando per sincronizzare i cantieri.

I cantieri delle due tratte interessate dai lavori partiranno contemporaneamente. Parte dell’opera correrà sul tracciato dell’attuale Milano-Meda, un cantiere che preoccupa i territori e gli automobilisti. "Sull’attuale Milano-Meda garantiremo la disponibilità di traffico sempre con due corsie per senso di marcia, grazie allo spostamento della sede stradale nelle varie fasi dell’opera, confrontandoci sempre con i Comuni interessati, con i quali andremo a verificare la situazione prima di decidere qualsiasi cantierizzazione. Lo scopo è quello di minimizzare i disagi sulla viabilità locale – assicura Fusco –. Per questo motivo cercheremo di limitare la chiusura delle strade, spostando le operazioni di maggiore impatto in orario notturno".

Oltre l’83% del tracciato sarà al di sotto del piano di campagna, il 36% in galleria artificiale e il 47% in trincea. "Lo svincolo di Desio sarà razionalizzato su richiesta della conferenza dei servizi", continua il direttore generale. Da Lentate a Meda l’autostrada sarà a due corsie per senso di marcia, per poi diventare a tre corsie per carreggiata.

"I dati di traffico oggi ci dicono che la strada va fatta a tre corsie, in molti punti se la facessimo a due corsie saremmo già in coda fin dall’apertura", conclude Fusco, riferendosi anche al dibattito in corso fra Apl, Regione e territorio per quanto riguarda l’ultima tratta dell’autostrada, la cosiddetta tratta D breve, nata dalla necessità di risparmiare denaro e territorio rispetto all’originaria tratta D, stralciata dall’opera.