Passi da gigante. Ricerca e innovazione: "La Silicon Valley?. Ce l’abbiamo in casa"

Lucio Colombo, amministratore delegato dell’azienda di Agrate: "Siamo un territorio con menti e università che ci invidiano".

Passi da gigante. Ricerca e innovazione: "La Silicon Valley?. Ce l’abbiamo in casa"

Lucio Colombo amministratore delegato StMicroelectronics Italia Nel sito di Agrate lavorano 5.300 persone

Passato, presente, ma soprattutto futuro. Lucio Colombo è amministratore delegato di StMicroelectronics Italia da aprile. Ma da 41 anni fa parte dell’azienda - in cui è entrato poco dopo la laurea in Fisica nucleare – e forse nessuno meglio di lui conosce l’identità e le prospettive del colosso di microchip.

Da cosa è nata l’idea di portare l’innovazione in piazza?

"Siamo consapevoli che quello che facciamo ha avuto poca familiarità con il grande pubblico. Un po’ la pandemia ha fatto sì che si accrescesse l’interesse per realtà che come noi permettono la realizzazione di dispositivi tecnologici di utilità anche per la vita domestica. Però sentiamo la necessità di fare vedere al territorio ciò che realizziamo, e trasmettere la passione per le materie Stem. Abbiamo bisogno di queste discipline per un mondo tecnologicamente avanzato".

Come descriverebbe la situazione attuale di StMicroelectronics dal punto di vista aziendale?

"Siamo in Italia da più di 60 anni, con una storia di continua crescita. Da qui ai prossimi 50 anni si prevede un’accelerazione ulteriore, perché si ampliano sempre di più gli ambiti di applicazione. Non è vero che l’Italia non è un Paese elettronico. La tecnologia evolve continuamente, crescono le conoscenze e cresce l’innovazione. Negli ultimi anni si sono fatti passi da gigante sotto questi punti di vista, anche grazie all’Italia".

Ci sono prospettive di nuove assunzioni?

"Da gennaio 2023 ad agosto abbiamo assunto circa 1.700 dipendenti, di cui mille a tempo indeterminato. Se questo è avvenuto è perché cresciamo e abbiamo bisogno di nuovi professionisti. Un tema nel nostro settore è che la quantità di laureati e tecnici specializzati oggi non è sufficiente a ricoprire l’offerta, per questo ci impegniamo a dimostrare ai ragazzi che queste sono tutt’altro che materie noiose, ma curiose e appassionanti".

La Brianza è un territorio dove St può avere ambizioni di crescita?

"Sicuramente è un territorio adeguatamente formato per ability di risorse umane. Qui si fa un ottimo lavoro di formazione, con istituti tecnici industriali molto validi e la vicinanza con ottime università come il Politecnico di Milano, la Statale, la Bicocca, le Università di Pavia, Bergamo, Brescia. C’è poi un ecosistema favorevole: aziende che producono impianti e fabbricati con cui si può lavorare in sinergia".

A cosa lavora soprattutto l’azienda oggi?

"Alla ricerca. Noi collaboriamo con quasi tutte le università italiane e cerchiamo con grande sollecitudine i ricercatori. Non è un caso che siano esposti e illustrati anche progetti realizzati dagli studenti. Ci sforziamo di entrare nelle scuole fin dalle elementari per farci conoscere. Nel 2023 abbiamo intercettato 10mila studenti in Italia".

Non teme, in quest’ambito, la fuga di cervelli?

"In Italia effettivamente sono più quelli che se ne vanno di quelli che arrivano, per ora. Bisogna riconoscere ai dipendenti il giusto trattamento lavorativo. Siamo stati felici di aver vinto il premio Top Employer, che ci certifica come uno dei posti migliori dove lavorare. Ciò che mi preme chiarire è che l’Italia, così come l’Europa, ha dato un grande contributo per la ricerca tecnologica e nell’elettronica, per cui non occorre emigrare, non occorre spostarsi nella Silicon Valley. Abbiamo studenti che escono preparati dalle nostre università, e aziende come la nostra che sono agganciate al sistema globale senza soluzione di continuità".

A.S.