Otto contendenti per scalzare Allevi

Nelle liste consiliari pure Bramini, fallito per crediti con lo Stato, e Valeria Rossi, cantante del tormentone “Tre parole“

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di Marco Galvani

Nove candidati sindaco, 18 tra partiti e liste e la carica di 514 aspiranti consiglieri per 32 posti in aula. A Monza saranno elezioni affollate, con riconferme e nuovi arrivati nella politica cittadina che popoleranno una campagna di un mese scarso incentrata sui temi dell’urbanistica, della sicurezza, della mobilità sostenibile e della Villa Reale.

Ieri, alla scadenza dei termini per la presentazione delle candidature e delle liste, si sono presentati tutti i nove aspiranti sindaco. Lo scenario vede il primo cittadino uscente di centrodestra, Dario Allevi, puntare a uno storico bis: mai a Monza un sindaco è stato confermato per un secondo mandato. A sostegno della sua candidatura Fratelli d’Italia (con l’assessore allo Sport uscente Andrea Arbizzoni come capolista), la lista civica Noi con Dario Allevi (che 5 anni fa aveva ottenuto l’8% delle preferenze, tra i candidati l’assessora uscente Désirée Merlini e la consigliera Anna Martinetti), Forza Italia (si ripresentano gli assessori uscenti Martina Sassoli, Massimiliano Longo e Pierfranco Maffè in quota della lista Noi per l’Italia) e la Lega con il deputato Paolo Grimoldi come capolista e gli uscenti Simone Villa, Federico Arena e il presidente del Consiglio Filippo Carati. Ritorno di ex anche nel centrosinistra che ha scelto con le primarie di puntare su Paolo Pilotto, professore (e vice preside) del liceo Zucchi con una lunga esperienza politica nell’area cattolica-democratica e da novembre capogruppo del Pd in Consiglio comunale.

Il suo nome è appoggiato da sette liste: Partito democratico, Azione, Italia Viva, MonzAttiva e Solidale, Possibile, LabMonza ed Europa Verde. In campo gli ex assessori nella giunta Scanagatti Cherubina Bertola, Francesca Dell’Aquila, Carlo Abbà e Donatella Paciello, gli attuali consiglieri Egidio Riva, Francesca Pontani. Nello schieramento anche Valeria Rossi, la cantante che nel 2001 aveva sbancato le classifiche con il tormentone "Tre parole". Sarà alla sua terza candidatura a sindaco Paolo Piffer con la sua lista Civicamente (con il sostegno di +Europa e Volt) tra cui anche il fratello di Marco Cappato, Massimo.

Torna nello scacchiere politico monzese l’ex magistrato Ambrogio Moccia con la lista Movimento Moccia per Monza e due ex di Palazzo ai tempi della giunta di Marco Mariani, come Osvaldo Mangone e Franco Boscarino.

Il fuoriuscito dalla Lega (e oggi consigliere nel Gruppo Misto) Alberto Mariani scende in campo per il Grande Nord, mentre ItalExit punta su Daniela Brambilla e schiera anche il medico no vax Luca Speciani (come capolista) e Sergio Bramini, l’imprenditore fallito per crediti con lo Stato.

Tra gli ultimi a depositare la propria candidatura, il Movimento 3V con 29 aspiranti consiglieri a sostegno del candidato sindaco Michele Anastasia, agente della polizia locale di Milano, e Monza Unita, 22 candidati per far eleggere Carlo Chierico, anima del Trofeo della Pace e di iniziative di dialogo interculturale e interreligioso. In corsa anche il Popolo della Famiglia con il candidato sindaco Sandro Belli. Cinque anni fa i candidati erano ‘solo’ 7, le liste 14. Si andò al ballottaggio dove Dario Allevi vinse su Roberto Scanagatti per 1.134 voti. Il 12 giugno il voto sarà ulteriormente frammentato, ma al di là dell’obiettivo di superare la soglia di sbarramento del 3% dei voti validi, la vera sfida sarà quella contro l’astensionismo: nel 2017 al primo turno andò a votare il 51,89% al primo turno, il 45,35% al ballottaggio.