Omicidio Cesano Maderno, la difesa chiede rito abbreviato per madre e figlia

Le due donne, di 49 e 24 anni, sono accusate i avere ucciso nell'appartamento familiare di via Pala Bianca a Cesano Maderno Salvatore Marsiglia, l'operaio disoccupato di 52 anni colpito da una quindicina di coltellate e da una trentina di martellate in seguito all'ennesima lite familiare di Stefania Totaro

Omicidio Cesano Maderno (Brianza)

Omicidio Cesano Maderno (Brianza)

Cesano Maderno (Monza e Brianza), 29 agosto 2014 - Si profila un processo con il rito abbreviato in vista per l'omicidio del capofamigliaCosì hanno ribattuto gli avvocati Alessandro D'Addea e Attilio Villa alla richiesta di giudizio immediato presentata dalla Procura nei confronti di Maria Rosa Saitta, 49 anni e la figlia Jessica di 24 anni, accusate di avere ucciso nell'appartamento familiare di via Pala Bianca a Cesano Maderno Salvatore Marsiglia, l'operaio disoccupato di 52 anni colpito da una quindicina di coltellate e da una trentina di martellate in seguito all'ennesima lite familiare. La richiesta di rito abbreviato presentata dalla difesa delle imputate è stata subordinata dai loro avvocati allo svolgimento di un supplemento di indagine su cui i legali mantengono uno stretto riserbo. 

Se questa condizione non verrà accolta dal giudice, probabilmente la difesa opterà per il dibattimento davanti alla Corte d'Assise. A chiedere il processo immediato è stato il titolare dell'inchiesta sull'omicidio, il pm monzese Salvatore Bellomo. Le due donne sono ancora detenute nel carcere di Monza dopo la convalida dei fermi per concorso in omicidio volontario aggravato fatta dal gip monzese. Maria Rosa Saitta e Jessica Marsiglia non hanno mai cambiato la loro prima versione dei fatti secondo cui Salvatore Marsiglia la sera del delitto aveva avuto una feroce discussione con la figlia e ha brandito una bottiglia di vetro contro la ragazza dopo averla spezzata sul tavolo.

A quel punto sarebbe intervenuta la madre della giovane, che stava asciugando le stoviglie della cena dopo averle lavate e che si sarebbe scagliata contro il marito con un primo coltello, rompendo però il manico, per poi afferrarne un altro e colpendo il coniuge mentre nel frattempo la figlia sarebbe scappata fuori casa, raggiungendo la cantina da dove sostiene di avere preso il martello, tornando nell'appartamento a dare manforte alla madre contro il padre. Secondo l'autopsia, Salvatore Marsiglia è morto per le coltellate che gli hanno reciso l'aorta, mentre le martellate gli avevano provocato diverse contusioni in varie parti del corpo.