Occhi aperti e formazione Cittadini a scuola di controllo di vicinato

Un protocollo firmato da 32 Comuni per attivare la partecipazione “dal basso”. Stanziati quasi 117mila euro a contrasto dello spaccio e del consumo di droga

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Anche il controllo di vicinato promuove la sicurezza, con la possibilità di partecipare a corsi di formazione di gruppo. Sono 32 i Comuni brianzoli che hanno aderito al protocollo della Prefettura di Monza e della Brianza per rendere attiva la partecipazione dei cittadini.

"È uno strumento particolarmente interessante che permette di vivere il proprio territorio con attenzione e spronare il senso civico nel segnalare il degrado ed eventuali reati – spiega il prefetto Patrizia Palmisani – L’obiettivo è coordinare il flusso di informazioni che arrivano dai cittadini alle forze dell’ordine e imparare come farlo, evitando ad esempio l’intervento diretto nel caso si assista a qualche fatto che va segnalato. Per questo, a richiesta, è possibile partecipare a corsi di formazione di gruppo che delineano le linee di intervento". Questo protocollo per la promozione della sicurezza integrata e del controllo di vicinato va ad affiancarsi ai Comitati per l’ordine e la sicurezza pubblica sul territorio che hanno portato all’incontro tra 55 sindaci allo scopo di "avere un quadro di percezione degli enti locali" e anche al primo piano coordinato per il controllo del territorio della città di Monza attivo da marzo. "Il piano è stato attivato con le forze dell’ordine per costituire presidi provinciali e costituisce un momento di crescita importante – ha sottolineato la prefetta – Soprattutto dopo che negli incontri con i Comuni è emersa la discrasia tra la percezione dei reati e i dati oggettivi sui reati che invece sono confortanti".

In forte aumento risultano soltanto i reati informatici e le truffe agli anziani. La Prefettura ha stanziato quasi 117mila euro per il finanziamento di iniziative di prevenzione e contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti di cui hanno beneficiato 7 Comuni, Cesano Maderno, Ceriano Laghetto, Cogliate, Limbiate, Monza, Renate e Veduggio con Colzano. E altrettanti sono stati stanziati nell’ambito del progetto “Scuole sicure“ per prevenire lo spaccio di droga negli istituti scolastici in altri 10 Comuni. A porre l’accento sull’importanza del piano di controllo coordinato è Paola Morsiani, vicaria della Questura di Monza. "Monza è la terza città della Lombardia e se lo meritava. È una città che non sta vivendo un tracollo della qualità della vita e dove la sicurezza è un elemento importante. Dedicare risorse alla pianificazione è un risultato importante nell’ottica della prevenzione e maggiori risorse consentono un ascolto qualificato e una crescita dei risultati operativi".

Stefania Totaro