MARCO GALVANI
Cronaca

Nubifragio su Monza, "Pronti a chiedere lo stato di emergenza"

Il sindaco sollecita il censimento del patrimonio arboreo di città e Parco per valutare gli effetti del nubifragio. Distrutte molte piante di pregio

Gli alberi caduti nel parco di Monza

Monza, 1 settembre 2020 - Pronti a chiedere lo stato di emergenza dopo il violento nubifragio che venerdì sera ha devastato il patrimonio di alberi in tutta la città e nel Parco. Il sindaco Dario Allevi ha chiesto al settore Giardini, al responsabile della manutenzione del verde, all’ufficio Viabilità e alla Protezione civile comunale di preparare un report dettagliato dei danni provocati dal maltempo e delle operazioni necessarie non soltanto alla messa in sicurezza di rotatorie, giardini, parchi pubblici e cartellonistica stradale, ma anche alla ripiantumazione soprattutto di grandi alberi. Lo stesso è stato chiesto ai tecnici del Consorzio Parco e Villa per il resoconto che riguarda sia il polmone verde sia i Giardini Reali. Secondo le prime stime i danni sarebbero ingenti.

E quindi entro venerdì tutta la documentazione dovrà essere pronta per essere poi inviata alla Regione Lombardia e confidare di poter ottenere i contributi necessari a riparare i danni dell’ultima ondata di pioggia e vento in città. Un evento meteorologico che si è abbattuto con particolare violenza proprio sulla zona del Parco: domenica mattina "uno dei tecnici del Parco mi ha confidato che in oltre 15 anni di lavoro non aveva mai assistito ad una devastazione del genere – le parole dei sindaco –-. Viale dei Tigli irriconoscibile, viale Mirabello invaso dai rami spezzati, i Giardini Reali con alberi sradicati e querce secolari a terra". Da sabato mattina squadre di agronomi insieme con i volontari della protezione civile stanno lavorando per sistemare rami e tronchi pericolanti e rimuovere le piante spezzate se non addirittura sradicate dalle raffiche di vento. Anche se la conta definitiva degli effetti collaterali sul Parco e sui Giardini Reali richiederà ancora alcune ore e dovrà individuare gli esemplari di valore monumentale che sono stati abbattuti o feriti in maniera irreparabile.

In città, invece, il censimento è ormai completato: tra rotatorie, giardini, piccoli parchi pubblici e in generale tutte le aree verdi, sono state contate 65 piante schiantate a terra o irrimediabilmente compromesse. Soltanto lungo viale Cesare Battisti venerdì sera sono piombati sulla carreggiata e sulla pista ciclabile 7 grossi alberi, con tronchi del diametri di almeno 30 centimetri. Mentre sono stati necessari 150 interventi di potatura per la messa in sicurezza di rami e alberi pericolanti. "Nei prossimi giorni continueranno i sopralluoghi dei tecnici per verificare eventuali ulteriori danni e la tenuta statica del resto del patrimonio arboreo", spiegano in Comune. Un patrimonio di oltre 19mila esemplari (fatta esclusione del Parco con i suoi circa 250 ettari di bosco) censiti per genere, specie, età, dimensioni, stato vegetativo ed eventuali difetti. Alberi che patiscono eventi meteorologici sempre più vigorosi e ravvicinati nel tempo, e che diventano ancora più fragili per la loro maturità: si tratta prevalentemente di esemplari piantati nel Dopoguerra, spesso con tecniche non adeguate.