BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Nubi sul colosso dei chip: "Tagli al personale. Ecco il piano di Parigi". Mobilitazione alla St

I sindacati: "Faranno prepensionamenti e blocco parziale del turnover. Abbiamo già chiesto l’intervento di Comune, Provincia e Regione". Entro fine mese in programma le assemblee con i 5mila dipendenti.

Nubi sul colosso dei chip: "Tagli al personale. Ecco il piano di Parigi". Mobilitazione alla St

Nello stabilimento di Agrate della StMicroelectronics lavorano 5mila addetti

Le strategie globali, domanda, offerta e mercati "finiscono con il taglio del personale ad Agrate". Le previsioni di St presentate dal colosso del chip a Parigi mercoledì rimbalzano in Brianza. "Il maxi-piano di risparmi passa dai prepensionamenti e dal blocco parziale del turnover – spiega Pietro Occhiuto, segretario della Fiom-Cgil Brianza –. Purtroppo, avevamo ragione. La strada sembra obbligata: saranno costretti ad aprire una procedura di licenziamento collettivo. Questa sarà la traduzione pratica delle loro intenzioni. C’è il disimpegno sui 200 millimetri come temevano. Stiamo già mobilitando le istituzioni: Regione, Provincia e Comune. Insieme, dobbiamo difendere industria e occupazione". Un punto su cui non transige neppure Enrico Vacca, alla guida della Fim-Cisl provinciale: "I numeri non ci sono – dice –, ma è senza dubbio una fase critica. Le notizie in arrivo dalla Francia sono una luce arancione che si era già accesa nelle scorse settimane. L’incontro del 15 novembre lasciava pochi dubbi. Per noi andavano in quella direzione. Non è il momento di dichiarazioni ultimative, ma la rotta è evidente". Le assemblee con i lavoratori serviranno a mettere a punto una strategia, scatteranno nei prossimi giorni Sino a fine mese. Poi il 4 dicembre ci sarà il faccia a faccia con i manager e "lì dovranno dirci come stanno davvero le cose – ancora Occhiuto –. Numeri e prospettive. Questa è un’azienda che doveva assumere secondo piani di crescita del 2022 e invece i lavoratori che usciranno non saranno più sostituiti. Nel giro di due anni hanno riscritto il futuro". Nel sito di Agrate lavorano in più di 5mila, "le ricadute sociali di certe decisioni sono nelle cifre". La direzione all’incontro di venerdì scorso aveva parlato di una riorganizzazione, ma le voci di un ridimensionamento in Brianza si rincorrevano da giorni.

I sindacati da tempo puntano l’indice "su uno sbilanciamento del board a favore degli impianti francesi". Ma pochi giorni fa il management aveva smentito i timori dei metalmeccanici sul futuro delle fette di silicio di 200 millimetri confermando che "le linee ad Agrate sono sempre sature" e il rinnovo di 53 contratti a termine in scadenza. Fim e Fiom avevano definito "le risposte non esaustive" e dal Capital Markets Day parigino "è arrivata la conferma che le nostre paure hanno un fondamento". La parola che li riassume e che nessuno vorrebbe sentire è "esuberi", la Uilm ha ribadito che "non saranno accettati". Come anche "i tagli sul salario dei lavoratori". A suonare il campanello d’allarme è stato pure il livello di investimenti in ricerca e sviluppo che "nel sito di via Olivetti non è più adeguato a competere con la concorrenza. Ne servivano altri, non sono arrivati Perché è sempre più chiaro".