"Non paghi, ti premio" Opposizioni all’attacco

La Giunta vuole stanziare 84.475 euro a favore dei gruppi che sono debitori col Comune per oltre 252.000 euro

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Avevano sollevato il problema delle morosità, ovvero delle associazioni e delle attività imprenditoriali che occupano spazi di proprietà del Comune ma, a oggi, non hanno versato quanto dovuto. Gli esponenti della lista "Biassono Civica" ora puntano il dito contro il sindaco Luciano Casiraghi e la sua squadra di Giunta, per le delibere che hanno approvato nell’intento di risolvere il problema. "Due atti – spiegano Angela Galbiati, Diego Colombo, Nicoletta Cesana e Mariacristina Schiatti – che non ci trovano d’accordo. In particolare la decisione della Giunta di centrodestra di stanziare 84.475 euro a favore dei gestori pro tempore di Villa Monguzzi, Cà de Bossi, Ac calcio e Hockey Monza, debitori col Comune per oltre 252.000 euro per affitti e spese non pagate. Il messaggio che è passa è ‘Non ti paghi, io ti premio’".

Aiuti che "Biassono Civica", a vario titolo, contesta anche nello specifico. "Villa Monguzzi e Cà de Bossi – spiegano i consiglieri di minoranza – sono a tutti gli effetti due attività imprenditoriali e commerciali, al pari di qualsiasi altra attività economica privata presente in Biassono. Nessuno nega che abbiano avuto difficoltà durante la pandemia, ma sono le stesse di tutti gli altri imprenditori. Perché a loro un trattamento diverso? A Villa Monguzzi si fanno cene private, compleanni e feste. L’affitto è di 622 euro al mese. A fronte di un debito col Comune di 28.603 euro, la società ha ottenuto un contributo di 8.613 euro. Anche a Cà de bossi, oltre alla scuola di musica, si tengono cerimonie e altre attività di natura economica. L’affitto è di 820 euro al mese.

I gestori devono al Comune 26.705 euro, hanno ricevuto un contributo di 8.358 euro". Discorso un po’ diverso, invece, per l’Ac Calcio e l’Hockey Monza, che hanno un debito rispettivamente di 106.130 euro e 146.428 euro. "La Giunta – spiegano da Biassono Civica - ha deciso di dare all’Ac calcio un contributo di 25.004 euro e all’Hockey Monza di 46.481 euro con la motivazione che si tratta di due attività con una finalità sociale: promuovere lo sport tra i ragazzi e i giovani".

Per la lista di minoranza si tratta di una scelta più che discutibile, che va al di là dell’entità del debito: "Se si dà valore alla funzione sociale, non è meglio se il Comune si fa carico di una parte delle spese in cambio del taglio delle rette che le famiglie pagano per lo sport dei loro figli? Il Comune può fare la scelta politica di sostenere, a fondo perso, attività che ritiene fondamentali. Però a fronte di rette calmierate: altrimenti chi manda i propri figli a calcio o a pattinaggio si trova, di fatto, a pagare due volte: i soldi della retta e quelli che il Comune concede alle società a fondo perso e non utilizza per ampliare i servizi alla popolazione".

Gualfrido Galimberti