Pensionato multato per aver riparato una buca, il sindaco: “Era inevitabile, non tolgo la multa”

Il primo cittadino di Barlassina giustifica la multa di 900 euro inflitta a un pensionato volenteroso e dice: “Se vuole farà ricorso, deciderà il giudice di pace”

Il pensionato Claudio Trenta, 72 anni, che ha riparato la buca (a sinistra) e il sindaco Piermario Galli

Il pensionato Claudio Trenta, 72 anni, che ha riparato la buca (a sinistra) e il sindaco Piermario Galli

Ha pubblicato la sua versione Piermario Galli, il sindaco di Barlassina, in provincia di Monza e Brianza, il comune dove un pensionato di 72 anni ha ricevuto una multa di quasi 900 euro per aver coperto una buca stradale con le proprie mani dopo averla – così ha dichiarato – segnalata invano all’amministrazione comunale.

Il sindaco del Paese, che conta poco meno di settemila anime, ha spiegato che la polizia locale, "di fronte a un intervento non autorizzato di riparazione non ha potuto fare altro che elevare la multa”. Inoltre, sostiene il primo cittadino, la segnalazione “non è mai arrivata nei canali ufficiali ossia la mail dell'ufficio tecnico e l'app sul municipio. Il signore si è limitato a fare la segnalazione sul suo gruppo, peraltro privato, riportando poi il lavoro fatto, non autorizzato”. Specifica, poi che “è facoltà del cittadino fare ricorso, poi deciderà il giudice di pace”.

“Per forza di cose, quando la polizia locale ne è venuta a conoscenza dai giornali, ha fatto un sopralluogo sul posto e ha applicato il codice della strada non potendo fare altro che elevare, purtroppo, la multa”, ha detto Galli. “Dico purtroppo perché spiace anche a me. E ora in tanti sui social mi scrivono che devo togliere la multa, ma non funziona così”.

E poi, il sindaco parte con un attacco al pensionato, dicendo che  “è solito segnalare ogni tipo di disservizio o stranezza, dalla lattina per terra ai sacchi di immondizia malposti o non ritirati, alle buche. Ma la riparazione di una buca è un intervento che non può fare un semplice volontario, deve essere fatta dall'ufficio tecnico e dalla polizia locale con le ditte specializzate”.

“Immaginate se domani altri cittadini iniziano a rifare la segnaletica… questo non sta né in cielo né in terra. Poi, certamente, lo Stato, e quindi l'amministrazione comunale, deve riparare le buche e non giustifico la presenza di buche sul territorio, però mi sembra esagerato dipingere Barlassina in una situazione disastrosa a livello di strade. Invito tutti a fare due passi per il nostro comune”.

Certo, ammette il primo cittadino, “una pubblica amministrazione ha tempi piuttosto lunghi, ma c'è un iter da seguire. Se un cittadino vuol fare del bene ed essere utile al territorio può iscriversi al registro delle ricchezze umane, con indirizzi chiari su cosa si può fare ed è coperto da assicurazione”.