Il Comune di Misinto, dove Antonio Massaro ricopriva da 26 anni l’incarico di capo dell’ufficio tecnico (Brianza)
Misinto (Monza e Brianza), 3 gennaio 2017 - Il giorno del rientro in ufficio è stato il giorno del dolore in Comune a Misinto, dove è rimasta vuota la sedia dietro la scrivania di Antonio Massaro, da 26 anni a capo dell’Ufficio tecnico, morto tragicamente la sera di San Silvestro nella sua casa di Cesano Maderno. Molti sono venuti a conoscenza solo ieri della disgrazia e ancora stentano a crederci.
Particolarmente scosso l’ex sindaco Fausto Monti, che per primo affidò a Massaro la responsabilità dell’ufficio tecnico di Misinto, nel 1990. «L’avevamo scelto per la sua serietà e la dedizione al lavoro, era un ragazzo davvero per bene, aveva continuato a studiare mentre già lavorava per diventare architetto, non meritava questa tragedia, così giovane» dice trattenendo a stento la commozione.
Incredulità e sgomento anche da parte di tanti cittadini che oggi si sono presentati in Municipio per avere qualche informazione in più. Domani sera è convocata una seduta di Consiglio comunale, già programmata, per una modifica tecnica di regolamento e in quella occasione ci sarà un momento di commemorazione del responsabile tecnico scomparso prematuramente.
Intanto, ieri sera, una folta delegazione di colleghi dipendenti comunali ha raggiunto la chiesa di Santo Stefano a Cesano Maderno, dove è stato recitato il Rosario in suffragio del defunto. Tra domenica e lunedì sono proseguite le verifiche all’interno dell’abitazione di via Pascoli dove si è consumata la tragedia, dove il possibile malfunzionamento della caldaia avrebbe intossicato Antonio Massaro, uccidendolo, e la sua famiglia, per fortuna uscita senza conseguenze dall’aver respirato monossido di carbonio. Al momento si è in attesa del nulla osta della Procura che ha disposto l’autopsia per fissare la data dei funerali, ai quali certamente parteciperanno molti misintesi.