Stefania Totaro
Cronaca

Morte a 25 anni a Sulbiate: una copertura del macchinario avrebbe salvato Gabriele Di Guida

Al processo gli imputati chiedono di patteggiare. La tragedia avvenuta nel 2019

A processo i due tecnici  che hanno progettato e venduto il macchinario e la Silfa

A processo i due tecnici che hanno progettato e venduto il macchinario e la Silfa

Monza, 23 settembre 2023 –  "Una copertura del macchinario progettata a protezione del vano sotto la verniciatrice che avrebbe potuto evitare il tragico infortunio mortale sul lavoro e invece non esisteva". E gli imputati chiedono di patteggiare.

La circostanza è emersa al processo per la morte a 25 anni il 10 aprile 2019 di Gabriele Di Guida, di Cavenago, assunto dall’azienda di packaging Silfa di Sulbiate e, meno di 45 giorni dopo nominato responsabile della linea di verniciatura. Il giovane è morto trascinato per il braccio da un rullo dopo essere rimasto incastrato con una mano e stritolato per 28 minuti.

Una vicenda che ha già visto patteggiare 11 mesi con pena sospesa il titolare della Silfa e il responsabile della sicurezza in azienda. Ora alla sbarra restano accusati di omicidio colposo i due che hanno progettato e venduto il macchinario e la Silfa come soggetto giuridico. Non si sono costituiti parti civili i familiari di Gabriele Di Guida, che hanno già ottenuto un risarcimento, ma la fidanzata del 25enne, due anni in meno di lui. Gli imputati, dopo avere versato un acconto sul risarcimento, hanno chiesto di patteggiare anche loro: 14 mesi ciascuno (pena sospesa) il progettista e il venditore del macchinario e 24mila euro l’azienda. Il giudice deciderà il 27 ottobre. Secondo l’accusa, Gabriele il giorno dell’infortunio "si era recato all’interno della cabina di verniciatura delle bobine di lamiera" e "si era avvicinato al vano per effettuare operazioni di pulizia dell’impianto" quando "ha inavvertitamente toccato con la mano destra la zona di imbocco tra il nastro in movimento e il rullo" che gli ha agganciato il braccio. Gli imputati negavano l’irregolarità del macchinario, ma la nuova circostanza emersa ha fatto loro alzare bandiera bianca.