Donna ritrovata nell’Adda: aperta un’inchiesta

Sposata e con un figlio era sparita cinque giorni fa mentre faceva jogging. Precipitata da una ventina di metri, si indaga su un malore o un incidente

Una vecchia foto di Orquidea Rosario, 45 anni, di origini dominicane

Una vecchia foto di Orquidea Rosario, 45 anni, di origini dominicane

Cornate d'Adda (Monza e Brianza) - La cercavano da giovedì. Amici e parenti avevano lanciato diversi appelli, molti sui social, anche se le speranze, mentre che le ore passavano, si affievolivano sempre di più. Fino al tardo pomeriggio di lunedì, quando il corpo di Orquidea Rosario, 45 anni, originaria della Repubblica Dominicana, molto nota a Cornate d’Adda dove era ben inserita, è stato trovato dietro un costone poco oltre il Santuario della Madonna della Rocchetta. Precipitata da un’altezza di una ventina di metri, come lasciavano intendere anche i segni rilevati sul suo corpo martoriato.

È stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Lecco, ancora da decidere se occorrerà effettuare un’autopsia. La donna era uscita di casa giovedì mattina scorso. Per fare jogging lungo il fiume Adda. La donna, sposata con un italiano e madre di un figlio di 22 anni, era uscita serenamente, ci sono anche alcuni messaggi inviati ad amiche e clienti (di mestiere faceva l’assicuratrice) che lo testimoniano. Nessun proposito suicida, una delle piste che comunque i carabinieri hanno dovuto prendere in considerazione. Da lì, della donna non si erano più avute notizie. Il marito rincasando nel pomeriggio preoccupato aveva sporto denuncia ai carabinieri della Compagnia di Vimercate ed era scattata la macchina delle ricerche. I vigili del fuoco del Comando provinciale di Monza avevano battuto palmo a palmo il territorio.

Orquidea Rosario risiedeva a Pozzo d’Adda, frazione di Cornate, e da lì era partita per la sua passeggiata. Non aveva fatto però molt a strada. I vigili del fuoco l’hanno infatti ritrovata ai piedi di un costone a Paderno d’Adda, sul greto del fiume. Hanno allertato una squadra Saf (Speleo Alpino Fluviale) con 3 unità e una squadra di 5 volontari del Distaccamento di Merate, che hanno lavorato fino a tarda sera per recuperare il corpo della donna. Tante le ipotesi al vaglio degli inquirenti. La più battuta è quella che la donna abbia avuto un malore o sia comunque scivolata accidentalmente finendo in fondo al dirupo.