Tre anni e mezzo di reclusione per la mamma imputata di maltrattamenti nei confronti dei due figlioletti. La condanna è stata chiesta dalla pubblica accusa nel processo davanti alla giudice del Tribunale di Monza Giulia Marie Nahmias per una 41enne di Seregno accusata di gravi comportamenti nei confronti dei suoi bambini. Al processo si è costituito parte civile l’ex marito della donna, di 10 anni più grande, padre dei piccoli. Il capo di imputazione, che contesta fatti che sarebbero avvenuti tra il 2013 e il 2018 quando la bambina di 6 anni e il fratellino di neanche 2 erano stati allontanati dalla casa familiare ed affidati al padre dal Tribunale nel corso della separazione tra i coniugi, parlano di "percosse", in un’occasione "un morso sul braccio" alla femminuccia e "un vistoso ematoma sul volto" del maschietto. Secondo l’accusa, negata dall’imputata, i figlioletti sarebbero stati "costretti a vivere in una situazione di incuria e sporcizia, a vederla spesso sotto l’effetto di sostanze alcoliche, ad assistere a manifestazioni affettuose con altri uomini, ospitati a dormire presso la sua abitazione" e anche ad assistere a "rapporti sessuali che avvenivano nella stessa camera dove i minori dormivano" nonché a essere spettatori "alle offese e alle minacce e alle aggressioni fisiche con pugni e schiaffi poste in essere nei confronti del loro padre". Un comportamento ritenuto dalla pubblica accusa così grave da "gettare i bambini in una condizione di prostrazione e di sofferenza psicologica per il clima familiare vissuto". L’imputata nega di avere mai maltrattato i figli e sostiene che le accuse sono scattate in un periodo di grossa conflittualità dove era in corso la fase di separazione dal marito.
S.T.