
di Martino Agostoni
Ormai il porfido di via Vittorio Emanuele II può essere considerato un incubo per l’Amministrazione comunale. Un elemento che può diventare la Caporetto dei cantieri stradali di questa stagione non solo perché i lavori di riparazione della pavimentazione in pietra avviati a fine settembre, dal valore di 220mila euro e che sarebbero dovuti durare circa 1 mese, hanno raggiunto un ritardo superiore a ogni previsione, con i tempi iniziali più che triplicati, ma anche perché c’è il rischio che vengano contestati. E, in quei punti della strada che non dovessero risultare sistemati "a regola d’arte", debbano pure essere rifatti.
Con la necessità quindi di riallestire nuovi cantieri, limitare ancora la circolazione e riproporre un’altra volta i disagi di avere la strada più importante del centro storico, oltre che il principale collegamento con il tribunale, chiusa o comunque con difficoltà per il traffico.
L’ultimo e più grave campanello d’allarme sulle sorti incerte del cantiere di via Vittorio Emanuele si è avvertito pochi giorni prima di Natale, quando il 21 dicembre mattina sono state smentite anche le parole del vicesindaco con delega alle Opere pubbliche, Simone Villa, che nell’aggiornamento della situazione comunicato pochi giorni prima, aveva annunciato la fine dei lavori e la riapertura della strada dopo 3 mesi di chiusura. Invece il 21 dicembre il cantiere tra la curva di via Porta e via De Gradi era ancora in mezzo alla strada, gli uffici comunali hanno pubblicato un’ulteriore ordinanza di proroga della chiusura di via Vittorio Emanuele fino al 28 dicembre e il vicesindaco Villa ha giustificato il nuovo ritardo come causato dal maltempo, a seguito della richiesta dell’impresa esecutrice di avere una settimana in più di tempo per far asciugare meglio il cemento usato per fissare i cubetti di porfido. Ma neppure il 28 dicembre via Vittorio Emanuele ha riaperto, le transenne del cantiere sono rimaste dov’erano ed è stata pubblicata un’altra ordinanza di proroga, l’ennesima dal primo ritardo registrato a fine ottobre, che sposta in avanti di altre 2 settimane, fino all’11 gennaio, la data per la fine dei lavori.
E stavolta non sembrano esserci solo questioni tecniche. Villa ha spiegato che i motivi principali dei tempi lunghi sono dovuti al cambio di programma subito dall’intervento: la sistemazione di via Vittorio Emanuele doveva essere fatta nei mesi estivi, con il bel tempo, ma per non penalizzare la ripresa delle attività del centro dopo il lockdown della primavera, il Comune ha deciso di spostare in autunno la chiusura della strada. Con la conseguenza però di non avere più le condizioni ottimali per eseguire i lavori e quindi di subire interruzioni e ritardi. Ma oltre al maltempo, ora sembra emergere anche la questione della qualità del risultato finale della riqualificazione. Un problema che va affrontato entro l’11 gennaio, quando dicono che via Vittorio Emanuele II finalmente riaprirà.