
Protezione Civile
Prevenzione delle emergenze, e non solo azione quando accadono, diffusione di una cultura di protezione civile tra le persone, collaborazione tra tutte le istituzioni del territorio e formazione dei volontari perché siano sempre più "professionisti" negli interventi. Sono alcuni degli obiettivi di sviluppo della rete di protezione civile attiva in Brianza che sono emersi ieri durante il confronto voluto dalla Prefettura di Monza e Brianza in occasione "Settimana nazionale della protezione civile" con i 55 sindaci e tutti le realtà che compongono il sistema di prevenzione e gestione delle emergenze. Un incontro ospitato nella sede della Provincia, e con collegamenti in videoconferenza, che quest’anno si sostituisce alla possibilità di organizzare eventi sul territorio che coinvolgono il pubblico e che si è concentrato sugli aspetti per far crescere il sistema per prevenire e affrontare le criticità.
"L’attività di protezione civile – ha detto il prefetto Patrizia Palmisani – si svolge ogni giorno, è in evoluzione ed è necessario che tutte le istituzioni coinvolte siano flessibili nell’intercettare le nuove esigenze, abbiano la capacità di prevenire i fenomeni, di pianificare le azioni necessarie e di farle conoscere sul territorio". I mesi dell’emergenza sanitaria sono stati una dura prova per il sistema di protezione civile in Brianza, una realtà che conta 46 organizzazioni distribuite nei Comuni a cui partecipano 1.114 volontari, e che ha garantito da febbraio a luglio per 168 giorni aiuti e interventi grazie a una media 72 volontari sempre presenti. "Durante l’emergenza è stata dimostrata una capacità di risposta straordinaria", ha ricordato Luca Santambrogio, presidente della Provincia.
Martino Agostoni