MARCO GALVANI
Cronaca

Monza, le stelle del grande rally in pista all’autodromo

A Monza e a Como si disputerà l’ottavo e ultimo round del mondiale. Dal 4 al 6 dicembre 220 chilometri di prove speciali a porte chiuse

di Marco Galvani

Il Mondiale rally si chiuderà a Monza. E tornerà pure nel 2021. Ora è ufficiale. È l’ultimo colpo di Aci. Che entra di diritto nella storia del motorismo sportivo internazionale con cinque eventi mondiali - 3 Gp di Formula Uno e 2 rally del WRC - organizzati in un anno.

Tre giorni, dal 4 al 6 dicembre, per 220 chilometri di prove speciali: venerdì e domenica all’autodromo di Monza, sabato all’esterno, tra le province di Como e Lecco dove già ci sono percorsi di speciali rodati nel tempo con il campionato italiano rally e in grado di garantire un chilometraggio importante (non è escluso tra la Val Cavargna e Sormano). Di certo, promette Jona Siebel, amministratore delegato del promoter WRC, sarà una sfida entusiasmante: "Questo tipo di rally che si correrà su terreni così diversi è raro nel nostro campionato e regalerà un finale imprevedibile. Ed è molto probabile che sia il titolo piloti sia quello dei costruttori saranno assegnati all’ultimo, proprio sulle strade di Monza".

Ieri ad Alghero, durante il Rally di Sardegna, ha chiuso la trattativa con la Fia (Federazione internazionale dell’automobilismo sportivo) e l’Automobile club d’Italia, che consegna al campionato "una chiusura di assoluto rilievo". Il circuito monzese sarà il cuore pulsante dell’evento ospitando il quartier generale, il parco assistenza e due giorni di gare. Con un format da Mondiale, che del Monza Rally Show eredita soltanto le caselle nel calendario. Anche se la tradizionale festa di fine anno dell’autodromo con Valentino Rossi è stata capace di richiamare rallisti WRC del calibro di Dani Sordo, Robert Kubica e del nove volte campione del mondo Sébastien Loeb. E la conferma dell’ottavo round a Monza è "una ricompensa per gli sforzi e il duro lavoro fatti per garantire valore al campionato di quest’anno - le parole di Yves Matton, direttore rally della Fia -. Monza è il connubio tra un evento iconico nel circuito della F1 e tappe di rally più tradizionali all’esterno. E questo nuovo format potrebbe aiutare a portare il WRC in nuovi paesi o regioni".

Non è stata una passeggiata, ma "abbiamo accettato con spirito di servizio nei confronti della Fia e nell’interesse dell’automobilismo internazionale - l’impegno di Angelo Sticchi Damiani, presidente di Aci -. Per noi, come Automobile club d’Italia, sarà l’ennesimo impegno (organizzare una tappa WRC ha un costo che varia tra i 2 e i 5 milioni di euro, ndr) di una stagione che ci ha visti protagonisti in tutte le maggiori serie dell’automobilismo sportivo".

"Abbiamo proposto e ottenuto che l’accordo si estendesse anche al 2021 ed è proprio in questa ottica che abbiamo deciso di aderire. Sarà un grande evento che chiuderà in maniera assolutamente degna la massima serie del rallismo internazionale, serie che avrà nel circuito di Monza, Tempio della Velocità, la sua degna conclusione. Uno spettacolo e un palcoscenico unico per costruttori, team, piloti, produttori degli pneumatici, che nella prossima stagione si arricchirà anche della presenza del grande pubblico degli appassionati".