MONICA GUZZI
Cronaca

Monza, l’anarchico venuto dall’America e il monumento d’addio a Umberto

Un nuovo studio con documenti inediti sulla Cappella espiatoria e un ciclo di visite e conferenze a 120 anni da quei giorni.

di Monica Guzzi

Un nuovo studio su un monumento significativo della storia d’Italia, una serie di visite guidate e un ciclo di conferenze. Per i 120 anni dal regicidio e i 110 dalla costruzione della Cappella espiatoria sul luogo in cui il 29 luglio del 1900 Umberto I venne ucciso dall’anarchico Gaetano Bresci, il Centro documentazione Residenze Reali lombarde presenta un cartellone importante. Punto di partenza, la tesi di laurea in Architettura firmata da Leda Fontana, che verrà trasformata in un volume pronto in autunno, quando partiranno anche le altre iniziative.

"Non serve ricordare come questi avvenimenti abbiano fortemente inciso, l’uno sull’insorgenza di un periodo di decadenza di Villa Reale, Giardini Parco, dovuto al definitivo allontanamento della Corte sabauda dalla residenza estiva monzese, e l’altra sulla trasformazione di un’area della città a luogo di espiazione", spiega la presidente del CdRR, Marina Rosa. Previsti due momenti commemorativi in sinergia con l’assessorato alla Cultura, con una chiacchierata di approfondimento sul monumento funebre che la Real Casa ha voluto erigere sul luogo dell’attentato, e quindi sulle vicende che hanno preceduto e accompagnato tale decisione, oltre a un dialogo a due voci sul ruolo avuto dalla Regina Margherita nei giorni che seguirono l’attentato a Umberto I, in attesa dell’arrivo a Monza, avvenuto solo il 2 agosto, dell’erede, Vittorio Emanuele, in viaggio con la moglie Elena nel mar Egeo.

La conferenza sarà anche l’occasione per raccontare al pubblico gli esiti di alcuni recenti studi condotti sul monumento funebre di Umberto I e mostrare foto inedite del cantiere, tutti raccolti nell’ultimo numero della collana Anelli del CdRR.

Anticiperanno la conferenza due serie di visite guidate alla Cappella Espiatoria, condotte dal Polo Museale della Lombardia e dal CdRR in collaborazione col Comune.

Lo studio parte dal ritrovamento a Venezia di un fondo inedito dell’architetto Guido Cirilli, che ha proseguito i lavori dell’architetto Giuseppe Sacconi, ideatore della Cappella, rispettandone il progetto ma operando scelte diverse sulla cripta e soprattutto realizzando l’esedra. L’impresa Galbiati di Monza, che aveva realizzato il cantiere, sosterrà il CdRR nella pubblicazione di questi documenti inediti, comprese le fotografie scattate durante i lavori, le uniche rimaste, poiché l’archivio locale è stato distrutto nell’esondazione del Lambro.

In occasione della presentazione del libro sono previste visite guidate alla Cappella espiatoria e un percorso completo fino alla Villa Reale e agli appartamenti abitati da Umberto I e Margherita. Sarà anche un modo per ricordare le iniziative di questi anni, a partire dalla mostra realizzata vent’anni fa, a un secolo dall’uccisione, con il materiale recuperato dal Museo di Criminologia di Roma appartenuto all’anarchico venuto dall’America per uccidere il re (la camicia macchiata di sangue, la pistola e le pallottole estratte dal corpo di Umberto I) e la ricostruzione degli ambienti originari e della camera ardente.