Monza, in barca a vela per non marinare la scuola

Contro l’abbandono degli studi gruppi di 12 giovani affrontano a bordo di un cabinato le difficoltà e le regole severe della vita di mare

Migration

di Cristina Bertolini

"A Scuola per Mare" per combattere la dispersione scolastica. è la proposta di durata triennale, dell’Associazione Antonia Vita, in collaborazione con con “I Tetragonauti Onlus“ di Milano (che propone esperienze formative a contatto con il mare) e “Fondazione con i bambini“, articolata in due varianti. I moduli residenziali (primaverile e autunnale), in mare, e il modulo sperimentale territoriale. Destinatari: ragazzi tra i 14 e i 18 anni, metà italiani e metà di origine straniera, con storie travagliate che faticano a terminare la scuola media o i primi due anni delle superiori e che sono a rischio di dispersione scolastica.

Sono circa il 12 per cento degli studenti Lombardi, quelli che dopo vari tentativi in più scuole rinunciano e lasciano la scuola, ma non trovano neanche lavoro, senza qualifica. Ogni anno l’Associazione Antonia ne accoglie una trentina nella sua "Scuola della seconda opportunità" e previa selezione, propone a gruppi di 12 ragazzi un periodo di vita in barca a vela, su un cabinato che naviga da Genova, all’Elba alla Sardegna e Sicilia, con uno skipper responsabile della barca.

"Un gruppo - spiega Simona Ravizza, direttrice dell’Associazione Antonia Vita Carrobiolo - è partito ora e tornerà a ottobre. Vivranno un’esperienza comunitaria sul mare" ...romantico a dirsi e un po’ meno nella pratica. Perché i ragazzi sperimenteranno convivenza in spazi ristretti, rispetto dei ruoli e dell’autorità dello skipper e sì... anche obbedienza incondizionata a quest’ultimo, pena il rischio per l’ incolumità propria e degli altri. Non a caso il percorso residenziale ha una fase di pre-navigazione in cui vengono sottolineati questi aspetti nella scelta dei candidati, la fase di navigazione e quella post, in cui i ragazzi vengono accompagnati al reinserimento in percorsi formativi, di orientamento e di avviamento al lavoro.

Il modulo sperimentale territoriale (il prossimo inizia a gennaio fino a giugno) ha come base Monza dove è focalizzata l’attività dell’Associazione Antonia Vita - Carrobiolo Monza.

"È rivolto ai ragazzi del primo biennio della scuola superiore - dice la direttrice - alternando periodi a scuola a Monza, con situazioni esperienziali, come un percorso in montagna alla conquista delle vette. Cerchiamo anche collaborazioni con campi di lavoro e altre realtà, per offire esperienze a tutto campo" auspica la direttrice. Fra le esperienze anche la visita di città d’arte o di luoghi storici di forte impatto come Auschwitz.

In situazione pre Covid il modulo si svolgeva in un arco di tempo di circa 8 mesi (indicativamente novembre-giugno) ed era caratterizzato da una fase iniziale, della durata di due mesi, dedicata alla selezione dei ragazzi, agli incontri di conoscenza e di individuazione degli operatori referenti e alla definizione del Percorsi educativi individualizzati. Nella seconda fase si alternano periodi di viaggio (20 giorni di navigazione e 20 giorni di cammino) e periodi presso la Scuola Popolare di Monza, dove i ragazzi verranno affiancati nella rielaborazione degli elementi emersi durante il viaggio e nel recupero di contenuti curriculari. Questa termina con gli esami di terza media e comunque con il tentativo di portare a termine l’anno scolastico. In questo periodo di pandemia, le esperienze fuori sede riprendono, ma vengono ridotte a una settimana per volta.