
Il Tribunale di Monza
Monza, 23 marzo 2016 - Patteggia la pena di 3 anni e 4 mesi di reclusione, ma senza risarcimento ai creditori. Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Monza Giovanni Gerosa ha accettato il patteggiamento chiesto da Antonio Crippa, il commercialista monzese e personaggio noto in città per le sue frequentazioni con politici di destra, accusato di avere fatto sparire 1 milione di euro dalle casse di 5 società fallite di cui era stato nominato curatore per tutelare gli interessi dei creditori. Il patteggiamento è stato concordato dal commercialista, che era stato arrestato per peculato dalla Guardia di Finanza di Monza, con il pm della Procura di Monza Walter Mapelli, il magistrato che aveva chiesto ed ottenuto per Crippa l'ordine di custodia cautelare in carcere. Il commercialista aveva poi ottenuto gli arresti domiciliari ed è infine tornato in libertà quando ha accettato di patteggiare la pena. Nell'accettare ieri il patteggiamento all'udienza al Tribunale di Monza, il giudice ha disposto anche nei confronti dell'imputato la confisca di 1 milione di euro ritenuto il provento del reato, ma al momento sembra certo che i creditori dei fallimenti resteranno con un pugno di mosche in mano. Perchè il commercialista non risulta avere intestato alcun bene e a nulla sono valse le ricerche patrimoniali nei suoi confronti eseguite dai finanzieri per procedere con un sequestro preventivo di beni per equivalente. Le indagini sul peculato sono iniziate nel maggio 2014, quando i giudici della sezione fallimenti del Tribunale di Monza, accortosi di anomalie su alcuni mandati di pagamento al curatore fallimentare, gli hanno revocato l'incarico, inoltrando una segnalazione alla Procura di Monza.