I campioni del Gp di Montecarlo. Due studenti 13enni del Bianconi di Monza alle finali di Mousetrap Car

Hanno progettato le macchinine per il Gran Premio del Principato di Monaco dedicato ai veicoli azionati da una trappola per topi gigante

Principe Alberto di Monaco

Principe Alberto di Monaco

Monza, 25 maggio 2023 – Si corre un Gran Premio speciale a Montecarlo. Si disputa tutte le primavere e a sfidarsi non sono in bolidi della Formula Uno, ma speciali macchine che non inquinano e non possono inquinare. Perché non soltanto sono di ridottissime dimensioni ma soprattutto ad azionarle è il meccanismo di una trappola per topi.

Attenzione, però. Non è un gioco, ma una prova di ingegneria di alto livello, anche se a sfidarsi sono ragazzini che vanno dai 12 ai 19 anni. È il “Monaco Mousetrap Car Grand Prix”, organizzato e ideato dall’ingegner Marco Casiraghi, fratello di Stefano, e sotto l’Alto Patronato di Sua Altezza Serenissima Principe Alberto II di Monaco. Principe che premia personalmente ogni anno i giovanissimi vincitori. Una competizione internazionale, che quest’anno vedrà in finale un team di Monza. Si tratta della scuderia formata da Alessandro Martino Mapelli e Cristian Perfetti, 13 anni, studenti della scuola secondaria di primo grado del Collegio Bianconi di Monza. In coppia hanno sbaragliato prima di tutto la concorrenza anche dei compagni più grandi, liceo compreso, della propria scuola. E poi hanno centrato il tempo necessario ad accedere alla finalissima di Montecarlo in programma il 27 maggio. Non è roba da poco.

Orgogliosissima la preside, insegnante di matematica, Paola Passini: "Un esempio di ingegneria applicata, in cui hanno occasione di eccellere anche ragazzi che non necessariamente risultano fra i primi della classe, ma dimostrano inventiva e intelligenza pratica notevoli". Non è una gara solo per “secchioni”. Ma forse per piccoli geni.

«Hanno battuto una concorrenza internazionale di 40mila studenti - spiega Angelica Poltronieri, insegnante di matematica alla scuola secondaria di primo e secondo grado nonché allenatrice del Team del Collegio Bianconi a Montecarlo - La gara prevede la miglior accelerazione con una macchinina progettata dai ragazzi sulla distanza dei dieci metri. Con il tempo realizzato, i nostri due ragazzi hanno strappato un posto nella finale fra i primi dieci. C’è spazio per la fantasia e la creatività in questa competizione". Non stupisce gli addetti ai lavori il fatto che ad approdare in finale siano stati ragazzi così giovani. La loro mente non è ancora condizionata dalla teoria e dalle formule. "Quelle arriveranno in un secondo momento, in questa fase dello sviluppo possono dare sfogo alla loro intelligenza pratica". Obiettivo del Ministero dell’Istruzione, l’apprendimento delle S.T.E.M., Science, Technology, Engineering e Mathematics "Devi usare logica e fantasia - conferma la professoressa Poltronieri -. Come per i Campionati Internazionali di Giochi Matematici dell’Università Bocconi, a cui sono giunti in finale quattro nostri ragazzi. Il metodo di insegnamento è fondamentale: si parte dall’esperienza e dalla comprensione dei meccanismi, e solo successivamente si arriva alla teoria e alle formule. È l’applicazione delle neuroscienze che prevedono una didattica che parta dall’emisfero destro del cervello, quello della fantasia e unisca successivamente anche quello sinistro. Un modo diverso di insegnare".

I due ragazzi a Montecarlo dal domani al 28 maggio. Il 27 la finale. E il 28 un premio offerto dal Principato di Monaco: i posti per assistere al Gran Premio di Formula Uno in uno dei circuiti più affascinanti della Formula Uno.