REDAZIONE MONZA BRIANZA

Mimmo l’Egiziano non perdona: "Avevano forzato un cancello. Ho messo in fuga due ladri"

Al quartiere Cazzaniga l’ultima impresa del custode-sceriffo di Monza

Il custode Mimmo l’Egiziano, al secolo Mohamed El Salah, ha propiziato quasi 40 arresti

Il custode Mimmo l’Egiziano, al secolo Mohamed El Salah, ha propiziato quasi 40 arresti

Questa volta nessun furto, c’era Mimmo l’Egiziano. O quantomeno nessuna occasione abusiva. Mohamed Salah, storico custode di una palazzina in zona Musicisti, elegante quartiere (Cazzaniga) vicino al Parco di Monza, ha messo in fuga due malintenzionati. Egiziano di origine, da oltre trent’anni in Italia, Mimmo, come è affettuosamente soprannominato, si è guadagnato stima incondizionata e ammirazione per la sua attività nella prevenzione dei reati, spesso più odiosi. Le cronache raccontano delle tante persone, spesso donne anziane, aiutate proteggendole dai malintenzionati.

Noto per i 39 fra ladri e truffatori fatti arrestare grazie alla sua instancabile attività, grazie al suo occhio vigile e al suo coraggio in oltre 30 anni da custode, anche martedì è partito per il consueto giro di perlustrazione serale che fa in bicicletta nel quartiere in cui lavora.

"Erano le sette e mezza di sera e ho visto due extracomunitari sospetti che si aggiravano in via Rovani - racconta -: si fermavano a guardare davanti a tutte le villette. Indossavano uno tuta e l’altro maglietta e pantaloncini. Io li controllavo dalla bicicletta senza farmi vedere e non li perdevo d’occhio". Poi, l’imprevisto. "All’altezza del numero civico 3 c’è una villetta in cui non abita nessuno, hanno aperto con la forza il cancello e sono entrati. Io ho chiamato subito la polizia a segnalare cosa stava accadendo e mi sono avvicinato".

Ed è così che Mimmo l’Egiziano è entrato in azione. "Cosa fate lì, quella non è casa vostra!". I due hanno tentato di abbozzare una risposta, ma Mimmo l’Egiziano non gli ha dato requie.

"E ho intimato loro di uscire subito e di andarsene. E infatti entrambi si sono allontanati rapidamente in direzione del Parco facendo perdere le proprie tracce. Sono contento perché non avevano certo buone intenzioni".

Dario Crippa