di Dario Crippa
C’è chi festeggia indossando qualcosa di rosso, sparando un botto, brindando a prosecco, mangiando una fetta di panettone.
E c’è chi saluta il nuovo anno facendo quello che sa fare meglio, controllando e mettendo a segno il suo arresto numero 37.
Lo ha fatto Mimmo l’Egiziano, al secolo Mohamed Salah, il custode di un palazzo signorile nel quartiere dei Musicisti a Monza, il castigamatti di ladri, truffatori e furfanti, h24.
Perché lui, oltre a custodire il palazzo di via Rovani 14, a duepassi dalla Villa Reale, tiene sott’occhio tutte le strade del suo rione
A Natale o a Ferragosto, senza soste e così l’altra sera, quando aveva già raggiunto nei suoi giri via Ponchielli, nei dintorni del suo palazzo, un vicino lo ha avvertito. Uno sconosciuto era appena entrato di soppiatto nei box del suo palazzo. Mimmo non perde tempo. "Ho sentito un rumore e sono corso subito a controllare: ci sono 33 box da me, e nell’ultimo c’era un ragazzo, 30-35 anni, italiano. ‘Cosa fai qui?’ gli ho chiesto. ‘Aspetto un amico’, la risposta. Ma sapevo che non era vero, aveva già messo a soqquadro il box e aveva un sacco in spalla.
Gli ho detto di mettere giù tutto subito e intanto ho chiamato i carabinieri, mi ha aggredito spingendomi e minacciando di uccidermi". Mimmo non è tipo da farsi intimidire. Stazza da lottatore, 50 anni e rotti ottimamente portati, meglio non incrociarlo se si hanno cattive intenzioni.
Le forze dell’ordine conoscono bene Mimmo, perfetto esempio di integrazione e senso civico, sanno di potersi fidare e in pochi minuti i carabinieri erano sul posto. Con un paio di manette. La refurtiva, abbigliam,ento sportivo, scarpe da tennis, un attrezzo per i massaggi e altro, sono tornati dal sacco del ladro al legittimo proprietario.
Ride soddisfatto ora Mimmo, il suo record di arresti in 30 anni da custode ha una tacca in più.