BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Microtecnica cancella il benefit. Sciopero all’azienda dell’aerospazio

Protesta a oltranza, i 180 dipendenti incrociano le braccia mezz’ora al giorno "fino all’obiettivo". Dall’1 aprile l’impresa passerà dagli americani di Collins ai francesi di Safran, cessione da 1,8 miliardi.

Nell’azienda di Brugherio si producono servocomandi per l’aeronautica, componenti per il controllo di volo dei caccia militari, e il lavoro non manca

Nell’azienda di Brugherio si producono servocomandi per l’aeronautica, componenti per il controllo di volo dei caccia militari, e il lavoro non manca

Sciopero alla Microtecnica, l’azienda dell’aerospazio disdice il contratto integrativo e a Brugherio scatta la "protesta a oltranza". I 180 lavoratori incroceranno le braccia mezz’ora al giorno "fino all’obiettivo".

Dal 1° aprile l’impresa di Brugherio passerà dagli americani di Collins ai francesi di Safran, cessione da 1,8 miliardi per il fornitore di Leonardo. "Affari che vanno a gonfie vele e assunzioni in arrivo, eppure ai tavoli ci hanno detto di voler cancellare l’indisposizione", dicono i lavoratori.

Il benefit in vigore dal 1986 prevede che in caso di malessere il dipendente abbia la giornata pagata senza bisogno di certificati. Il numero è stato ridotto nel 2012, due al mese, 24 l’anno. "Ma ora hanno deciso di toglierle unilateralmente", inaccettabile per il personale che non vuole monetizzare perdendo l’intesa sui permessi. Il vecchio corso sarà vigente fino al 31 marzo, la multinazionale che ha mandato la lettera di disdetta dell’accordo a inizio mese, ha promesso di rispettarlo ancora per due settimane. Ma la mobilitazione potrebbe cambiare le cose. O, così sperano i metalmeccanici. "In 95 anni di vita della fabbrica non era mai successo niente del genere – racconta l’Rsu – in gioco ci sono anche le relazioni industriali". Per arrivare al risultato è stato deciso anche il blocco degli straordinari "tutto questo, però, porta a un clima di sfiducia".

Qui, si producono servocomandi per l’aeronautica. Componenti per il controllo di volo dei caccia militari. Il lavoro non manca, con la corsa al riarmo mondiale le commesse sono in aumento: tra i clienti principali ci sono l’esercito Italiano e la difesa americana. L’azienda è strategica, tanto che a fine 2023 il cambio di proprietà era stato messo sotto la lente del governo. Quando arrivò l’offerta d’Oltralpe l’esecutivo, dopo un’indagine, "per salvaguardare l’interesse nazionale" fece scattare il golden power.

Decreto ritirato nel giugno scorso in seguito alle rassicurazioni fornite dalle due società, chi vende e chi compra, e l’impegno a mantenere livelli produttivi, investimenti e personale. Un’operazione che ha coinvolto diverse cancellerie europee, il passaggio, infatti, riguarda otto siti distribuiti in Italia, Francia, Regno Unito e Asia per un totale di 3.700 persone. Gli asset nazionali incidono per il 15% sul fatturato complessivo.